PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/07/2013
Era d'estate
e non ti conocevo
tra il sole giallo e il mare nero
incrociavo i tuoi occhi
col mio sguardo di fuoco

avvenne allora
che si poso' su noi
una grossa nuvola
in meno d'un secondo
cadde copiosa pioggia
e fu un putiferio sulla spiaggia

tutti correvano
a destra e manca
per riparar se se stessi da acqua
come fossero lapilli di vulcano

io mi diressi verso
vecchio quel fortino cupo
e tu arrivasti poco dopo
e fu' gioia e ardore

ti amai intensamente
tra lampi e tuoni
non ti conoscevo
e tu non conscevi me

ma in quel momento
eravamo dei alla pari
nessuno conquisto' l'altro
il piacere intrappolo' ambedue

la dolcezza e la curiosita' insieme
facevano da timone
per esplorare l'infinito del nostro corpo
e questa inspiegabile passione

il tempo e il clima
furon solo uno sbiadito ricordo
in quel momento
tutto i nostri umori
ebbero su noi stessi il sopravvento

a differenza di tante coppie omologate
che a data fissata ed ora precisa
consumano furtivi
il piu bel dono che natura da a vita

noi non fummo mai sazi
e pur sfiniti
continuammo il viaggio all'infinito
veri amanti nello spazio
che amore vero crea

senza aver paura
di quanto accaduto
ne per peccato
e ne per complicazion di vita

fummo dei per quel momento
e nessuno potra'
mai cancellare evento
in tutto l'universo eterno.

giuseppe Ciaravolo
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La poesia è bella e carica di immagini erotiche e allo stesso tempo dolci.... Ma con il titolo hai tolto dignità ad un accadimento magico. Ciao,patty

il 12/07/2013 alle 10:20

cara patty il paradosso sta proprio nel titolo, spesso si confonde la fugace felicita' vera con una piu stabile e utile relazione,con questo titolo ho cercato di sfatare un modo di dire comune ,con cio che puo' essere amore vero anche se fugace.ciao

il 12/07/2013 alle 10:52

Scusami tanto Giuseppe, non ho saputo cogliere questa sfumatura... Perdonata? Un cordiale saluto,patty

il 12/07/2013 alle 15:50

non c'e problema in genere con questa frase si suole dire altro, io in qualche modo ho voluto ironicamente scrivere un testo.non c'e nessun problema .un sentito grazie

il 12/07/2013 alle 16:18

Col suo solito tatto, consumata esperienza e abile bravura, Giuseppe ci ricorda la futilità degli amori capricciosi, la loro precaria vanità: ci insegna che l’amore è un’altra cosa.

il 12/07/2013 alle 18:19

Ringrazio ugomas per l'edificante commento

il 12/07/2013 alle 18:29

bravo giuseppe e bravo il temporale che ti ha lasciato insegnamenti e ricordi marinella

il 12/07/2013 alle 20:45

galeotto fu quel temporale..ciao marinella

il 12/07/2013 alle 21:21

Sono molto felice che ti sia successo, Giuseppe! Sarà comunque uno stupendo ricordo di particolari sensazioni!

il 13/07/2013 alle 12:17

Sir sir con l'avanzare dell'eta' simili ricordi prendono corpo nella mente perche' son sempre vivi.ciao carissimo

il 13/07/2013 alle 13:10

Deve essere stato un magnifico giorno estivo!

il 27/07/2013 alle 22:55

si !conservo un ottimo ricordo.ciao

il 27/07/2013 alle 23:41

attimi....momenti magici come li hai vissuti tu forse in fondo in fondo è il desiderio di tanti...bravissimo nella descrizione quasi visiva....

il 09/01/2019 alle 17:55