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Pubblicata il 11/07/2013
Pareti di luce
le vedi,
sollevi la polvere del respiro,
dalla terra sradichi le rose
ferendo le mani candide.

morirai d'estasi,
strappando i petali delle note
che urlano
afferrandoti.

fuggirai
infine fuggirai dal canto.

ora
via dalle fate
sotto le dita ascolti il rullio del misero petto
che non contiene.

ascolta,
lo senti il respiro ?
stai attento
è nel vento.
getta le parole
grida ora, è il momento,
grida nel vento che ritorna
ritorna nel petto ,
riaperto.

dentro la terra calpesti le rose
ferite del tuo sangue
piccole gocce di note.
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La musica è un salvagente. Bei versi, ciao patty

il 11/07/2013 alle 06:10

la musica in parte e' vita,ciao

il 11/07/2013 alle 18:30

linguaggio universale ha la musica,calma purifica unisce,in questo scritto emoziona marinella

il 12/07/2013 alle 07:45

grazie, sono sempre contenta quando riesco a emozionare. Ciao a tutti

il 19/07/2013 alle 00:04