Questo Q.B. (quantum sufficit), di cui con apprezzata modestia il poeta si vanta di accontentarsi, mi piace integrarlo con la formula augurale “quod bonum faustum felix fortunatumque sit... fàustum” ...› (e ciò riesca bene, fausto, felice, fortunato).
Giustamente, ognuno a completato o interpretato il testo! Grazie a voi. Ciao