come uno straccio da cucina
avvolto su me stesso
arrotolato al corpo
faccio quattro passi come il porco
tenendo bene in mente
l'andatura perche'
non piu ricordo
quel che un di fu naturale
il becchino mi sorride
dal suo cupo alloggio
gatti e topi scappano
al mio passaggio
nipoti e figli
mi hanno gia' dimenticato
affidandomi all'ennesima badante
che ben mi tratta
perche' a suo salario attenta
ma io son solo
nessuno piu mi bacia
ricordi sbiaditi
di quando giovane
facevo a gara
per baciare a lungo
la piu bella del villaggio
mi guardo allo specchio muto
e vedo un altro vecchio al posto mio
mia moglie gia' e andata
e spero di non incotrarla ancora
le passioni negate,
i miei segreti
i giochi infiniti da fanciullo
le battaglie di una vita
tutto chiuso
in un cassonetto
destinato alla spazzatura
come me
speranza morta
amore senza senso
ricordi odiosi
implcabili silenzi
ecco giunta la mia ora
e con i piedi scalzi
come fui nato
lascio questo assurdo mondo
senza alcun rimpianto
giuseppe Ciaravolo
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