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Pubblicata il 19/06/2013
Chiesetta

tre sedie, quattro banchi sgangherati,
‘n artare, ‘na Madonna addolorata,
un po’de quadri stinti, appiccicati
su ‘na parete tutta sgretolata.

quasi anniscosta dentro a una navata,
soretta da du’ putti abbraccicati,
‘n’acquasantiera mezza diroccata
aripassa li ricordi ormai passati.

‘Na croce senza un braccio sopra ar tetto,
la campanella ormai s’è ammutolita
e nun manna quer tocco benedetto.

eppuro tra ‘ste mura del Signore,
ridotte così tristi e senza vita,
c’è sempre un’eco che t’ariva ar core!
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Stupenda! :-) Patrizia

il 19/06/2013 alle 09:45

Dialet-talmente bella!

il 19/06/2013 alle 13:33

Girotondo cosa dire se non sei un grande nel descrivere,salutone

il 19/06/2013 alle 15:48

caro giovanni e' bellissimae anche al mio cuore e' arrivato un'eco di tregua.marinella

il 23/06/2013 alle 20:47

Sembra la chiesetta del

il 26/06/2013 alle 20:14

mio paese natio. Bei ricordi

il 26/06/2013 alle 20:15

Come siete cari! Per questo motivo mi permetto di dare un po'a tutti un piccolo suggerimento, ve lo do con il cuore in mano, direi con amore.... Nei momenti bui (alzi la mano chi ne è esente...) - e più passeranno gli anni e più ce ne saranno - trovate in fondo al vostro cuore quella "chiesetta", vedrete che soltanto lì potrete ritrovare un po' di ristoro alla vostra anima tormentata dalle vicissitudine della nostra esistenza. Un abbraccio per tutti voi. Giovanni

il 27/06/2013 alle 14:32