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Pubblicata il 15/06/2013
Oggi ho conosciuto
un raccoglitore di ginestra
dalle mani forti e legnose
la camminata veloce
porta a schiena il suo canestro,
pieno di ricordi sordi di vita.
oggi ho visto nei suoi occhi
lo sgomento della terra
quando si mischia con la carne
di un uomo che cade per mano violenta.
fuoco fuori di noi, veleno dentro per mascherare
l'odio primizio di un popolo
trattenuto, arretrato, fermato
volutamente manipolato
dal padrone e barone, dal mafioso arruffone.
ginestra ci vuole e tanta per rigenerare
la nostra ripetuta, afflitta, tragedia,
ginestra come una frusta per punire
la vita perduta, caduta in una strada
di notte, freddo alle ossa
quei fremiti che lo accompagnarono
il mio raccoglitore, quella sera raccolse
la vita caduta. Aiutò lo sgomento
a fare da paravento e di una ginestra
si profumò le mani che ancora
pesanti si fanno e si maledicono
per l'orrore strappato come un fiore
per niente profumato.
non c'è strada nascosta
né amico lontano
né segreto di cuore
che possa nascondere la solitudine
della ginestra strappata all'amore della terra.
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un inchino Pnine la trovo triste ma bella ,ciao

il 15/06/2013 alle 21:25

Particolare.. direi!

il 16/06/2013 alle 05:46

Il profumo e l'essenza della tua ginestra sono arrivati fino a qui.Complimenti,patty

il 16/06/2013 alle 06:56

è bella perché è triste. è triste come il vivere è.

il 16/06/2013 alle 13:57

triste e bella in queste due parole c'e'l'essenza della vita marinella

il 16/06/2013 alle 16:05

Grazie a tutti. Le vostre parole sono di rinforzo al mio cercare parole vive...

il 17/06/2013 alle 00:50

Il mio pensiero è andato al 1 maggio 1947. strage di Portella delle Ginestre. Bravo.

il 21/06/2013 alle 23:38

bravo :-)

il 22/06/2013 alle 12:15

CALDA , CON TONI TRISTI. COME LA TERRA DA CUI PROVIENI. ALEX.

il 04/07/2013 alle 00:39