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Pubblicata il 12/06/2013
Non so cosa voglia dire
è un mistero che sbadiglia

un foulard stregato
dal pizzo dal merletto

scivola sul tiepido collo
mentre lo specchio
rimane a guardare

i seni girasoli
si voltano a osservare

bisbiglia qualcosa
a porte socchiuse
anche la soglia

al bordo del letto
c'è un uomo
un'attesa
che non colma
che non calma

c'è la chiave usurata
stanca di girare
c'è un cielo
di nuvole ricamate
ingiallite consumate

il diario segreto allo specchio
segnala di perduti appuntamenti
sogna di sfogliare
qualche pagina all'indietro

mi lecco
(ancora un po' troppo sensuale)
l'indice destro
e provo a scorrere ancora
due tre fogli
della stessa bordatura

sul bordo del letto
il foulard il merletto

si volta di scatto
il collo attento
lo indossa con impeto
sussulto in silenzio

e scappo.

sullo sfondo
in sottofondo
un tramonto.
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Gradevolmente graziosa!

il 12/06/2013 alle 14:08

delicata come il foulard ,salutoneee piu' lungoo

il 12/06/2013 alle 16:12

francesca,mi sei mancata perche' la tua scrittura lascia sempre un segno.bravisssima marinella

il 12/06/2013 alle 18:51

....Cara Frida......Spero che tu non abbia scritto sull' ultimo di quei tre fogli gli ultimi tre versi ma che te li sia tenuti nella mente...Un abbraccio....lungo, rom.

il 12/06/2013 alle 23:16

grazie poeti! nn sn degna di voi ultimamente! spero di avere al più presto un po' di tempo in più per leggervi.. un forte abbraccio a tutti! :) p.s. rom...?!

il 13/06/2013 alle 21:00

Cara Francesca, la tua intensità e la tua personalità, sono i sigilli dei tuoi amabili versi. Un abbraccio,pattycara

il 15/06/2013 alle 06:54

Mi appare strano il tuo testo, se lo confronto con altri tuoi non dimostra né bellezza né bruttezza, mostra anima, mostra vita, è un sogno. Eppure tutto si concentra in quel foulard, leggera immagine che è quasi la vita, sospesa su limbo del tempo, quel tempo inutilmente programmato. Attimi ansiosi, ansimanti emergono da quel volgere il collo di scatto, in un impeto incontrollato, e tuttavia reso quasi come meccanico gesto che vorrebbe diventare umano. La sensualità diventa quasi un gioco, la vaghezza dello sguardo esotico potrebbe essere paragonata allo scorrere lieve e dolce di quelle dita mentre con dolcezza si levano le pagine per scoprire il passato dimenticato. E tutto si conclude in un’atmosfera quasi sabbatica, quel tramonto che languisce sullo sfondo, quell’immagine di estraniazione che assorbe tutte le parole e lascia soli con se stessi affinché s’affoghi lo sguardo in qualche residuo di terra o cielo o stanza nella speranza di scorgere la tua fuga “inaspettata”. Quindi il testo mi è piaciuto, ma non troppo, però non si discute che come ogni tuo lascia emergere considerazioni varie e considerevoli, almeno per quantità, ti abbraccio, sempre brava ^^, André

il 17/06/2013 alle 02:12

un foulard, scivoli nello scorrere dell' ore , e ricordi giunti con icastica espressivita' manifestino il componimento opera piacevolmente sublime. Con infinito affetto Diego Baci

il 17/06/2013 alle 08:09

mi hai letto in ogni singolo pensiero.. in ogni lento scorrere della penna sul foglio.. tu mi hai letto.. grazie andrè.. un bacio

il 19/06/2013 alle 21:35

grazie Diego! è altrettanto piacevole leggere i tuoi commenti a quello scrivo.. un bacio a presto francesca :)

il 19/06/2013 alle 21:37