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Pubblicata il 31/05/2013
I giorni senza pane

via Corona,
eri stagliata in un’architettura di sole
ridente come bimbo che allatta
ad un seno di gioia,
risuonano ancora
i piccoli passi incerti,
le gaie risate di bimbe sognanti
e garrule voci di rondini in amore...
d’estate eri immersa in una mare di luce
e caldi sapori provenivano
dalle cucine amiche...
“ccè ti manci osci, cummà Popolì?”
e si scambiavano sorrisi e friselle,
saluti sinceri che davano sapore
ai giorni senza pane.
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Bell'atmosfera!

il 31/05/2013 alle 15:21

quanta solidarieta'in questa via Coriona,retaggio antico dove c'era si poverta ma tanta amichevole disponibilita'. e dove non si conosceva la solitudine.marinella

il 31/05/2013 alle 15:34

bravo quando c'era tutto di meno , i sentimenti arricchivano ,un salutoooooone lungo

il 31/05/2013 alle 18:13

Mi è piaciuto molto il sapore di antico,fatto di atmosfere semplici ,serene che poi sono gli aspetti più belli della vita.Fortemente sentita.Grazie.Lucia.

il 31/05/2013 alle 22:39

Bel testo ,ricordando i giorni antichi! dove si rivive la disponibilità della gente! Complimenti cara amica mia!

il 29/07/2019 alle 17:56