Per India 43 Gerusalemme è rimasta la Gerusalemme Celeste tanto cara a Gesù. Questi versi sono un canto sacro e nello stesso tempo una lauda di amarezza, per non averla trovata come la immaginava. Le sue “mura di luce” quel sole che non se ne va, ma cede la città alla “carezza delle stelle”; le sue pietre, “simili per durezza ai nostri cuori”, l’appellativo di “tenera madre“ sono figurazioni di elevata liricità e di grande amore. Marilena se ne va incantata e contrita e non senza rimpianto. Vi lascia il suo cuore e a noi questa bella poesia.
Bellissima poesia che trasmette le emozioni da te vissute, Un abbraccio,patty
india 43 Poesia è incontrarmi nei tuoi versi.arriva dritta all'anima
grazie fabio, e' tanto tempo che non ti sentivo e sono contenta del tuo ritorno marinella
Mi manca molto,vorrei ritornarci. CI sono dei luoghi che fanno meditare, pieni di spiritualità Mi è molto piaciuta questa poesia.
ti ringrazio del gradimento,angelica, e se appena puoi torna in un luogo che restera'per sempre in noi.marinella