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Pubblicata il 29/05/2013
Una notte Lei ebbe una visione-
una gigantesca porta bianca sulla riva del mare-
immobile,immensa sullasabbia bagnata dalle onde.

fissò quell'immagine in un mare fragoroso-
che trovava solo in parte ostacolo in quella immobilità.
onde minacciose invadevano il bagnasciuga,la spiaggia.

il cielo intorno si faceva sempre più buio e tenebroso-
l'aria più fredda,gelida.
ma quella porta era sempre là,inespugnabile-
più bianca ed imponente dell'immenso spumaggiare del mare.

non provò inquietutdine dinanzi ad essa-
se non perplessa attenzione.
poi tutto si dissole in un lontano fragore.

da allora son passati gli anni-
intere,lunghe stagioni si sono avvicendate-
e quella notte
e quella porta sospesa tra cielo e mare-
ritorna-
ricordo-
di una magica visione.
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nuovamente ti richiedo il perchè dei trattini a fine verso.....il testo mi piace per le immagini che mostra, il mare fragoroso e la porta immobile mi ricorda tanto un quadro alla Magritte che ho sempre trovato favolosi, specie dal vivo....sicuramente ciò che resta di questa lettura è la domanda...Che simbolismo ha quella porta invarcabile? Forse la possibilità di sfuggire a un mondo lasciato al caos(il mare impetuoso) e tuttavia l'incapacità di allontanarvisi(porta inespugnabile), ed ancora il mare può diventare riflesso del mare interiore, tribolato da pensieri ed emozioni contrastanti e c'è il desiderio di cambiare trovare il varco per un lido che si sente sicuro. Solo l'autrice sa la risposta. E quella porta ritorna alla mente, come un richiamo dolce, il richiamo dell'onda, e non sembra vestirsi di un possibile rimpianto per non aver aperto quella porta, forse chiusa per volontà auto-imposta. Testo interessante, mi piace il tono quasi di rapimento, specie nella fine, tono tipico dell'onirico, meno apprezzate come tono le prime strofe che nell'intento descrittivo almeno per me perdono un poco d'intensità, ciao, andrea.

il 29/05/2013 alle 19:45

Sui trattini ti dirò poi.Purtroppo ho verificato due errori di battuta e mi scuso.Il tuo commento è molto bello ed analitico e il fatto che tu abbia trovato interessante il testo mi fa un piacere enorme, come anche che tu riveli il tono onirico.Si l'inizio ha un intento descrittivo per introdurre la scena.Ci tengo a questi miei scritti perchè fanno parte di una mia ricerca legata anche alla mia pittura.Sai che ancora non so bene il significato di quella porta,forse comincio ad intravederlo, come se oggi avessi superato quella barriera..Ti ringrazio,Andrea, per la tua attenzione.Buona serata.Lucia.

il 29/05/2013 alle 20:34

Ben scritta in un inevitabile e spontaneo crescendo! Uno scenario che ha bisogno dell'intercessione di una porta per separare la realtà dall'inconscio! Bravissima.. Lucia!

il 29/05/2013 alle 23:10

Grazie,Sir Morris!SI!E' molto probabile questa vostra interpretazione.Il nostro inconscio è pieno di "sorprese" e la realtà pure;a volte quelle reali sono piacevoli ed allora ci distraggono,altre volte sono talmente dure da ,non so bene come,farci "ripescare"questioni che là si sono accumulate chissà quando.Mi piace molto essere qui con voi tutti e condividere i miei scritti.Ciao.L.

il 29/05/2013 alle 23:50

Un sogno tra cielo e mare e una porta... Spesso per difenderci dalle nostre fragilità alziamo delle barriere invisibili, ma concrete, anche una porta che non abbiamo il coraggio di aprire. Brava Lucia, un abbraccio,patty

il 30/05/2013 alle 07:22

Grazie ,Patty!Sulle nostre fragilità avrei molto da dire;mi limiterò a riflettere che anche quando crediamo di averle sconfitte esse riemergono inevitabilmente.Io non mi vado a perdere in questi meandri ,voglio vivere con solarità,se mi è consentito,perciò ho imparato a convivere con quelle.Non so se oggi metterei la porta,forse no!Ciao,carissima!Lucia.

il 30/05/2013 alle 09:51