Eravamo ragazzi
una allegra compagnia di pazzi.
un giorno decidemmo di andare
a cogliere le stelle alpine,
ai piedi mi misi le mie lussuose scarpine.
erano di vernice nera con catenella d’oro
quando le indossavo mia zia diceva:
“Sei il mio dolcissimo tesoro!”.
cantando e scherzando
salimmo su per i faticosi sentieri.
arrivammo sotto le ruvide rocce,
le stelle argentee luccicavano
sotto il cielo sereno.
ne cogliemmo un mazzetto.
di corsa come pazzi scendemmo il pendio.
sul pianoro trovammo una casa, era li sola,
entrammo a sorseggiare una coca cola.
ci rimettemmo in cammino
la terra sotto i piedi dondolava.
i tacchi delle scarpe
erano sfibrati, mezzi staccati.
zoppicante camminavo
tanto che non mi rendevo più conto dove andavo.
ad un certo punto a piedi piatti mi trovai.
i tacchi si erano completamente staccati
mentre correvamo su ampi prati.
tornai a casa sfibrata
dopo questa avventurosa passeggiata.
quando arrivò sera,
gettai le scarpette in pattumiera.
“Tesoro mio, non mi sentivo più chiamare”.
tutta colpa mia..............che stupidina!”
però mi consolavo guardando la stella alpina!