PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/05/2013
Eravamo ragazzi
una allegra compagnia di pazzi.
un giorno decidemmo di andare
a cogliere le stelle alpine,
ai piedi mi misi le mie lussuose scarpine.
erano di vernice nera con catenella d’oro
quando le indossavo mia zia diceva:
“Sei il mio dolcissimo tesoro!”.
cantando e scherzando
salimmo su per i faticosi sentieri.
arrivammo sotto le ruvide rocce,
le stelle argentee luccicavano
sotto il cielo sereno.
ne cogliemmo un mazzetto.
di corsa come pazzi scendemmo il pendio.
sul pianoro trovammo una casa, era li sola,
entrammo a sorseggiare una coca cola.
ci rimettemmo in cammino
la terra sotto i piedi dondolava.
i tacchi delle scarpe
erano sfibrati, mezzi staccati.
zoppicante camminavo
tanto che non mi rendevo più conto dove andavo.
ad un certo punto a piedi piatti mi trovai.
i tacchi si erano completamente staccati
mentre correvamo su ampi prati.
tornai a casa sfibrata
dopo questa avventurosa passeggiata.
quando arrivò sera,
gettai le scarpette in pattumiera.
“Tesoro mio, non mi sentivo più chiamare”.
tutta colpa mia..............che stupidina!”
però mi consolavo guardando la stella alpina!
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (6 voti)

Dolcissima:-)

il 20/05/2013 alle 09:22

In gioventù anch'io ho rovinato belle scarpe. Giocai a pallone tutto il pomeriggio e... alla fine le scarpe nuove erano ridotte male. Non le gettai nella pattumiera, ma venni giustamente sgridato.

il 20/05/2013 alle 19:23

Dolce. ***

il 20/05/2013 alle 21:52

Deliziosa !! Mi ha riportata nell' infanzia dove piccole cose senza valore diventavano preziose e meravigliose da conservare per ammirarle come un tesoro. Grazie per il " passaggio "

il 21/05/2013 alle 22:00

Quante scarpe hanno seguito i nostri passi!

il 22/05/2013 alle 20:53

Si tante, però ho consumato solo quelle.

il 22/05/2013 alle 21:01