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Pubblicata il 14/05/2013
figlia mia, mentre di giorno sorveglio i tuoi primi passi,
mentre di notte ti guardo addormentata,
sorrido al cielo grata, perché non ci fu mai al mondo
creatura, che come te, sia stata da una madre tanto amata.
tu, sole che scalda,
tu, acqua che disseta,
tu, cielo che illumini i giorni di mia vita.
tu, gioia infinita,
germoglio di carne danzante
spuntato dalle mie viscere affannate.
tanto ti ho attesa,
tanto le mie braccia ti hanno sognata,
tanto i miei occhi
hanno desiderato di incontrare i tuoi,
che sono spicchi di cielo.
vita della mia vita tu sei, Francesca Pia,
sangue del mio sangue, carne della mia carne,
fiore della mia terra, bocciolo spuntato
sul ramo del mio cuore.
come diadema regale, come corona lucente
le tue braccia mi cingono il capo
e mentre, appagata e felice, ti stringo e ti canto,
ti guardo e ti bacio,
penso che i tuoi sorrisi saranno il pane mio
negli anni che verranno.
sorrido al cielo grata perché non ci fu mai al mondo
creatura quanto te, desiderata.
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fortunata questa bimba tanto amata e fortunata te che ora ti senti appagata,un consiglio goditela piu'che puoi perche' la fanciullezza dura l'istante di un sorriso e poi......marinella

il 15/05/2013 alle 11:05

Non ho figlie femmine, questa lirica l'ho scritta per una mamma la quale dopo tante traversìe ha finalmente avuto il dono di una figlia, tanto Desiderata.

il 15/05/2013 alle 12:14

so che non hai figlie femmine, penso che Francesca Pia sarebbe il nome di Padre Pio....credo quindi che sia dedicata alle tante bambine che non hanno la gioia di una madre amorevole, che la madre che parla è simbolo della ipotetica mamma cui ognuna di esse avrebbe diritto. in questo senso, la trovo davvero toccante............bella e tenera in ogni caso. con affetto eos

il 15/05/2013 alle 12:38

Mi conosci troppo bene cara Eos! ti saluto con immenso affetto.

il 15/05/2013 alle 12:47