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Utente eliminato
Pubblicata il 15/09/2001
Ali aperte, corpo teso,
lento il gabbiano scende verso il mare.
Un refolo di vento lo risospinge verso l’alto,
inclina leggermente il corpo a destra,
s’innalza con l’ala puntata al sole.
Permette alle correnti ogni cambiamento al suo volo,
ma l’occhio attento controlla la superficie del mare.
Improvviso un movimento l’attrae:
piega l’ala, dà uno scarto e scende in picchiata
verso la piccola cresta di bianca spuma.
Si tuffa e risale verso il cielo con in bocca la sua preda.
Che tu sia un maestoso albatros dei mari del nord
O una gabbianella dell’isola d’Elba
sempre ai marinai segnali l’avvicinarsi della terra:
gabbiano dov’è la mia isola?

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