nulla è nostro, tutto ci viene donato, non possesso ma libertà di accrescimento un sorriso
i tuoi aforismi mi stanno proprio prendendo! perché esistenza ignobile? lo dici in relazione agli altri tre versi?
questo l'ho scritto subito dopo MALATTIA, quindi risente di quello stato d'animo...per il resto stavo pensando a come facilmente qualcosa si possa perdere, come la salute, e come tuttavia il bisogno resti sempre anche quando apparentemente soddisfatto....lo scorgi in quel disagio che provi nel sorridere, o nel piacere che trovi quando s'avvicina il piangere...non saprei definirlo...^^
viviamo in modo labile.. siamo esseri fragili.. in un mondo carico di troppa energia da rischiare di soccombere ad esso.. sn una che sorride sempre rubando al sole uno dei suoi raggi più sottili, ma di quelli che accecano.. ma se parli del piacere che provo quando il pianto si avvicina.. quando lo senti dai peli rizzati sulla braccia.. e pensi ancora che sia il freddo.. quando la mente si apre e le tempie improvvise si riscaldano.. allora.. quel preciso istante, è il momento in cui cambio pelle cm i serpenti e vivo e muoio.. (scusami, mi sn lasciata andare!^.^')
un magnifico strem of consciusness che persino Joyce t'invidierebbe...sai che potresti pubblicarlo come poesia, perchè un ritmo in sè poetico che è ammaliante e persuasivo, ti avvolge ed entra nella pelle, blocca le sinapsi sino allo sconvolgimento del SNC....tutte qualità positive per me...e credo tu abbia perfettamente compreso ciò che volevo esprimere...^^
vedrò di seguire il tuo consiglio! ma Joyce lasciamolo in pace!:D spero cmq di nn aver creato danni irreparabili ai tuoi preziosissimi collegamenti sinaptici! ^.^'
scusami, collegamento automatico...tranquilla ponti sinaptici ricollegati e ben in funzione...^^