c’è chi è fuori dalla spiaggia
ruba
quello che della sera resta
poi pensa
falso
è un falso d’autore questo mare grasso e obeso
d’onde piatte-piatte
quatte-quatte
striate a nastri contorti opalescenti in blues
ecco
ora galoppa il nottambulo scurosmilzo,
fa gracchiare le stelle
ah, le vecchie cornacchie quasar e pulsar in espansione
fisse e in movimento…mah!
Un trait-d’union con blasfemìe amorfe
sul display verdolino
che urla da fuori
come ascoltasse da dentro
l’uomo
morto ai limiti della verità
l’insulta
si riconosce eroe dell’assurdo e dell’ingiustizia
gode
a schede di maleprofezie straquotidiane
che insorgono serali dai Tiggi
è malocchio
questo mare dai falsi colori d’un oggi che è aprile
sempre così
sì.