Quell'ora della sera
di una primavera restia a dichiararsi,
quando ti fermi
e finalmente stai ,
e ascolti la giornata mentre scivola via.
ti siedi e un velo porta via i suoni:
un pianto capriccioso di bimbo,
l'affrettarsi dei piatti per la cena,
qualche uccellino sperduto
tra il poco verde del borgo antico.
quell'ora della sera
ti riconduce a te,
abbandoni le ansie,
ti cala dentro il silenzio e lo ascolti.
senti il corpo come un estraneo
da rincuorare,
la mente come un giardino
da coltivare.
la luce che scema ti accompagna,
hai colto l'attimo
di quell'ora della sera.
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