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Pubblicata il 19/04/2013
Or son degli anni e ti rivedo ancora
sulla sabbia vivida che fuma.
l’ulivo bigio nella chioma,
il casolar diruto, la torta spiaggia,
gl’infiniti sassi variopinti e la fremente spuma.
solitario venivo a rimirarti
ed ascoltai sovente
singhiozzar l’acque e sfasciarsi,
a lungo ruggir, sfrenarsi l’onde.
udii tuoni rombar, sbiancare lampi;
gabbiani vidi tuffar, pesci guizzare.
a volte di lassù tra i rami dell’ulivo
mi sentivi dire le odi eterne.
io tornerò di nuovo a ritrovarti
perché,
tra l’umido echeggiar delle tue brezze
respiro tenerezze semplici,
intimità perdute,
speranze ritrovate e dolci inviti a sognare.
(1960)
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Ma è semplicemente meravigliosa! :O Sono davvero rimasto rapito da questa lettura, sia per l'emozione che mi ha suscitato, sia per la musicalità e il lirismo. Davvero complimenti.

il 19/04/2013 alle 12:47

bella :-)

il 19/04/2013 alle 12:48

ugo carissimo,hai parole di grande bellezza per quel luogo a cui pensi con tanta intensita'.io sono li'con te a sentire acqua e vento, a godere di questo paesaggio dell'anima che ci hai regalato.marinella

il 19/04/2013 alle 13:18

Caro Ugo, hai scritto una vera meraviglia. Emozionata ti ringrazio.patty

il 19/04/2013 alle 15:17

bella bella bella

il 19/04/2013 alle 17:14

Mi ha preceduto Ouroboros, con il quale evidentemente condivido il gusto per il verso preciso il lirismo emozionante e la musicalità pesata, versi questi che nella loro sciolta leggerezza toccano corde che leggendo si ricorda di avere dentro, increate, scolpite nei geni dai bardi nostri.

il 20/04/2013 alle 05:50

Quanto vorrei essere li per camminare a piedi nudi sulla sabbia e per permettere alla dolce quiete di penetrarmi nell'anima chissà se non accade un miracolo e riconquisterò la mia serenità ..una cosa mi è ben chiara fino la prova contraria tu sei riuscito a regalarmi attimi di magia ...

il 23/04/2013 alle 20:14