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Pubblicata il 17/04/2013
Si disperde la nebbia,
or cadono le goccioline
che innaffiano le piantine
sulle brulle colline.
spinge il vento gelido,
si fendono le onde spumeggianti
lungo la scogliera.
nelle contrade odor di mosto e di vino
rallegra il cuor del contadino.
il grasso dello spiedo va a colare
e scoppietta dentro il focolare.
un cacciatore
il tramonto sta a rimirare.
il rosso contrasta
coi suoi neri pensieri
che vorrebbe per sempre lasciare.
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Si vede che ti è rimasta molto impressa “San Martino” di Carducci; in modo diverso, ma scrivi le stesse cose.

il 17/04/2013 alle 17:24

brava :-)

il 17/04/2013 alle 18:06

Grazie ugomas Grazie cangio

il 17/04/2013 alle 18:43

Veramente brava :-)

il 18/04/2013 alle 08:19

cosa è meglio di un buon bicchier di vino per lasciare i pensieri neri, bella la tua descrizione,saluti

il 18/04/2013 alle 08:50

Grazie amici

il 02/12/2013 alle 22:15