PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/04/2013
narciso vagava solingo nel bosco,
il fiume seccato più nulla specchiava;
narciso il suo vanto non fece mai ascoso,
su cosa mirarsi cercando lui andava.

narciso una donna alfine incontrò,
nei liquidi specchi il guardo suo infisse;
narciso in sue luci così si mirò
ma fu come ad Itaca reddire d'Ulisse.

narciso infelice trovò non se stesso,
la donna era un mondo lui nolle scoprire;
narciso intravide soltanto un riflesso,
le gambe sue issò, s'accinse a fuggire.

narciso più volte la sorte tentò,
con occhi di mille e mille fanciulle;
narciso più volte in cuor si scorò,
e il collo legato donò alle betulle.

narciso vagava solingo nell'Ade,
il gelido Stige non l'ombre specchiava,
narciso poi vide tra morta la clade
un vate che solo la cetra suonava.

narciso al cantore alfine arrivò
e quello, ridendo, suonando gli disse:
"Narciso, per cosa giungesti ben so,
disceso tra i morti né Enea sei né Ulisse.

narciso, se avessi miei canti ascoltato,
avresti cercato, trovato te stesso;
narciso, un'imago, no 'l noumeno dato
mirasti, scorgendo soltanto un riflesso."
  • Attualmente 3.14286/5 meriti.
3,1/5 meriti (7 voti)

....mi piace, mi piace.....r.

il 16/04/2013 alle 00:10

Gradevolissima e musicale.Complimenti patty

il 16/04/2013 alle 07:49

Grazie a entrambi! :D

il 16/04/2013 alle 10:55

Credo che l'essere " Narciso" sia espressione, spesso segreta, del proprio desiderio di apparire, ma esiste anche la possibilità che chi merita sia purtroppo ignoto. Un abile esercizio della rima che apprezzo. Capita anche che chi si loda si sbroda...

il 16/04/2013 alle 11:44

Concordo con te sulla possibilità da te menzionata. Invero volevo criticare non tanto la vanità, quanto la necessità che alcuni hanno di trovare se stessi nelle altre persone, come se fossero specchi: se è vero che in parte ciascuno di noi può riflettere qualcun altro, è anche vero che abbiamo tutti una nostra immagine. Grazie per la lettura! :)

il 16/04/2013 alle 12:03

Bellissima poesia, intanto complimenti per l'uso peferfetto della metrica, io amo il verso lirico ma m'inchino davanti a chi riesce a incastrare le sillabe e le rime in maniera corretta. Beh...per una che fa il mio mestiere il mito di Narciso è un cult. Interessante anche il tema dello specchio e della propria identità...Bravo.

il 16/04/2013 alle 14:48

Ti ringrazio! :)

il 16/04/2013 alle 15:31

molto apprezzata per il gioco sapiente di termini ben scelti.saluti cordiali marinella

il 16/04/2013 alle 15:45

Grazie!

il 16/04/2013 alle 15:55

voglio essere sincero...la prima volta che l'ho letta qualche giorno fa non mi era piaciuta molto, apprezzavo la metrica ma non riusciva a colpirmi il sentimento o l'intenzione del testo...ora rileggendola ancora ho percepito più di qualcosa e la semplice metrica artefatta si è fatta melodia, saluti, andrea.

il 17/04/2013 alle 22:30

Se dici che non c'e' il fiume, vuole dire che manca acqua. Di conseguenza il fiore non ha più il calice inclinato, ma retto. Allora devi scrivere altra poesia dal titolo "Narciso dal calice retto"" L'aspetto

il 24/04/2013 alle 20:50

Ringrazio Gaudenzio ed Elisa per i commenti. Elisa, il Narciso il questione non è il fiore, ma il personaggio :P

il 27/04/2013 alle 11:06