condivido le tue idee e cerco di abituare i miei nipotini alla benevolenza verso gli animali,ma purtroppo lo scempio e' sotto gli occhi di tutti....saluti marinella
Anche la mia infanzia passò a mutilar farfalle e ramarri, ma era un modo innocente non crudele di passare il tempo; quello che descrivi è la più cattiva delle crudeltà
Concordo. Anche io da bambino andavo "a caccia" e ci rimettevano povere lucertole, cavallette e ranocchie.. Naturalmente oggi cerco di non ammazzare neanche un'ape o un ragno. Oggi come oggi non concepisco nemmeno la caccia....
purtroppo l'uomo è sempre molto non umano. io mi pento di aver esercitato la caccia uccidendo esseri viventi (lepri, fagiani, pernici, tordi, merli), sì per mangiarli ma non era necessario per vivere ..... ma a che serve pentirmi dopo 55 anni a sparare in mare e nei monti? fa parte dell'educazione che si riceve nel crescere che è urgente intervenire. far conoscere cosa succede nel mondo .... insegnare a pensare con la propria testa per non dover scoprire di essere ignorante con conseguente obbligo di aspettare gli ORDINI per sapere cosa pensare e cosa fare..