.."colori accesi senza pennello".. La tua poetica è come il mare d'inverno: infuriato,nei giorni di quei venti che accompagnano sempre il tuo vagare,alla ricerca di qualcosa che possa corrrispondere a una delle tante facce della realtà.Ma è un mare anche di bonaccia,solo se calano,per esauste ragioni,le luminosità di tramonti,da "Urlo" di Munch.Non vi è tregua nel succedersi degli eventi atmosferici,come in quelli che ti avvolgono l'anima. E la vita imperversa,fingendosi eterna. Eppure ogni fine equivale a un principio,e il ricominciare è compatibile,quasi sempre,con la possibilità,che abbiamo,di scegliere a quale destino appartenere. Il Dio che ci ama,si contrappone alla terrenità del nostro soffrire,mai vano. Accettrare e accettarsi,con i propri limiti,è fecondo. Permette di amare,senza riserve, il nostro prossimo. Come fai tu,con il tuo sorriso del cuore. patrizia