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Pubblicata il 23/03/2013
Nevica a fiocchi sfaldati come roselline nane.
un corvo sguaiato commenta la scena da lassù poi tace

il carro funebre, un antico lando' d'ebano, fatica a salire.
le ruote di ferro sprofondano nella neve e i quattro cavalli

neri scuotono stremati le loro chiome scure spruzzate di bianco.
commino a piedi nudi. Dentro lascio impronte insanguinate.

quando nevica non c'e' rumore. Solo i cavalli ogni tanto ansimano
e le narici scompaiono per un pò nella calda nuvola opaca.

sei morto. Ti vedo nella tua bara di vetro una lastra di ghiaccio, una piccola piuma bianca.
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Questa composizione penso sia un esperimento...altrimenti quella bara di vetro, mi ricorda Biancaneve....comunque sia gli autori ermetici potrebbero spiegare i propri versi.....una curiosità: chi è morto ?......

il 24/03/2013 alle 11:58

trattasi di funerale, funerale di persona amata , candida e pera come la bara trasparente. la penna bianca, riporta al candore di un angelo...

il 24/03/2013 alle 19:20

scusa, candida e pura

il 24/03/2013 alle 19:21