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Pubblicata il 17/03/2013
La puzza che sento intorno è nauseante! Da dove proviene? Arriva a zaffate rancide che tolgono il respiro,altalena come un bimbo che pare pulito e sorridente e invece è sporco delle sue feci. Mi dicevano che quella dei neonati è santa,ma quella di chi cresce è sempre la stessa cosa. Continua ad arrivare ad ondate come di fetidi lanzichenecchi malati di mal francese che appestavano l'aria e desideravano morire prima trafitti da una spada. E' curioso come voglia scoprire l'origine di ciò che non ha la minima importanza, ma se avessi questo fetore in casa ne cercherei l'origine. Come quella volta che il vicino aveva una carogna di ratto sotto la legnaia e mi accusava di ammorbare l'aria. Lui che marciva nel suo corpo grasso e puzzolente! A pensarci bene, questo insopportabile fetore proviene al di là della siepe che divide la mia dalla sua abitazione. Mi avvicino insofferente e mi copro la bocca con un fazzoletto. Scruto tra il fogliame e al di là delle nervature dei rami di lauro, che è ormai una benedetta barriera dal vicino, ma non distinguo nulla o,forse, c'è qualcosa che sporge a livello del piano erboso e ricco di erbacce. Riconosco i colori di una camicia a quadri ben nota perchè ce l'ha solo lui ed è sempre la stessa. Penso che Olindo Beretta stia dormendo o che stia trafficando qualcosa ,anche se non l'ho mai visto trafficare in quella selva amazzonica che è il suo giardino. La puzza è sempre più forte e fa vomitare. Non resisto e sono preso da conàti di vomito che mi liberano dell'abbondante colazione. Peccato! Quei cornetti alla crema erano proprio deliziosi e vedere ora quella disgustosa poltiglia ai miei piedi mi crea un triste rimpianto. Mi rialzo, ma il fetore è prepotente e non puoi respingerlo fuori dalle narici. Si insinua vorticoso nei polmoni e mi sembra che l'aria sia solo aria mefitica di zolfo, carne putrefatta e vomito stantio. Chiamo allora con una voce contratta dallo sforzo di prima il mio vicino perchè magari mi spiegherà cosa ha sparso sul prato, forse, del letame liquido. Non ricevo risposta e scruto meglio tra gli spazi dei rami. Individuo il volto tumefatto e violaceo,lacerato sulle guance dai gas che ormai sfiatano vincenti. Dalla sua bocca esce un fiume in piena di piccole larve bianche che si contorcono alla ricerca spasmodica di carne e grasso. Olindo Beretta è schiattato,Dio abbia pietà della sua lercia anima. Chiamerò l'usl per far rimuovere la carcassa. Glielo devo,non per pietà, ma perchè ammorba l'aria anche da morto.
mi hanno pure ringraziato per il mio gesto di solidarietà,ma ci sono volute due ore per raccogliere i resti decomposti della sua carcassa. Mi hanno detto che al cimitero non ci si può avvicinare al loculo dell'Olindo perchè il fetore toglie il respiro. Anche a cambiare dimora, la puzza te la porti sempre dietro.
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decio l'ho letta d'un fiato.. il fetore ha ucciso anche me! il nome poi mi ha ricordato quello stronzo, permettimi il francesismo, della strage di erba.. quindi la lettura è risultata amplificata ulteriormente!

il 17/03/2013 alle 17:25

wow...una lettura che toglie il fiato, in tutti i sensi...sicuramente un testo migliore del "Il Corvo" penso me lo concederai questo...hai la superba capcità ed è innegabile di far vivere tutte le descrizioni a chi legge...cosa che a me difficlmente capita con la prosa tranne in casi di testi belli, espressivi intensi e ricchi, come il tuo...ti manca solo un testo dalla forza anche psicologica oltre che decrittiva e poi potrei definirti nella mia mente, Decio...più che ,massimo...mi piace e penso l'avrai capito...ciao buona domenica, andrea^^

il 17/03/2013 alle 19:10

Mamma mia, sei un'arma mortale! Eccellente tutto, ma quel "Glielo devo,non per pietà, ma perchè ammorba l'aria anche da morto." è indescrivibile.

il 17/03/2013 alle 20:05

concordo con ugo!:D

il 17/03/2013 alle 20:06

Caro Decio, fortuna che ho appena fatto la doccia e profumo di buono... fortuna che non ho cenato... Anch'io ho visto Olindo di Erba...Caro Decio, fortuna che scrivi su ph, fortuna che posso leggerti. Buona serata,patty

il 17/03/2013 alle 21:31

Cosa dire...il fetore sembrava che uscisse dallo schermo e mi "colpiva" in diretta le narici fino a togliere il respiro ma nonostante tutto ho letto fino in fondo perchè curiosa di sentire altro ... Ti confesso una cosa, quello stesso fetore glielo avrei fatto sentire ai miei vicini di casa, tanti anni fa, perchè si meritavano questo ed altro ancora. Cosa dirti del testo, "ottimo", notevole la capacità descrittiva, tutto è appropriato tanto da porre il lettore davanti alle immagini "puzzolenti" ...Dopo tutto questo ti auguro una buona giornata densa di "profumi". (io andrò a cospargermi di deodorante). Ciao Lorella

il 18/03/2013 alle 09:17

Non ho, DecioM, mai avuto il coraggio di postare dei racconti brevi, una sorta di blocco dato dal non essere uso a questo tipo di prodotto della parola scritta, quasi un timore reverenziale, ho letto quindi con voracità i tuoi scritti, visto che apprezzo ed ho apprezzato i tuoi versi cercando uno sprone dato dal tuo esempio, non esprimo pareri o opinioni in merito ma che mi sino stati da sprone quello si, sarà tua la colpa, o magari il merito del speramento del mio timore. Sergio

il 18/03/2013 alle 12:43

Cari amici, non vorrei abusare di questo appellativo, ma credo che sia necessario rivolgersi a delle persone con cui si entra in confidenza con termini che non siano solo un freddo "ciao". Non pensiate che il mio obiettivo fosse quello di disgustarvi, eppure ho scritto tempo fa questo testo sotto la spinta emotiva di dimostrare il mio disgusto per un poetastro di un sito che ho finito per odiare. Posso aggiungere che la mia vicina meritava la fine di Olindo... Beh, uno sfogo che mi ha liberato l'anima e la mente per convincermi ( non del tutto!) di poter perdonare. Vi ringrazio di cuore per aver condiviso l'accettazione di questo"stomachevole" racconto. Perdonatemi, un caro saluto.

il 18/03/2013 alle 15:17

Caro Sergio, non è difficile iniziare, basta avere un'idea chiara e poi seguire il movimento della penna. Spero di poter leggere un tuo scritto. A presto.

il 18/03/2013 alle 15:18

Cara Lorella, sono riuscito a realizzare il mio scopo e a coinvolgerti, anche se ti ho costretto a far un uso eccessivo del tuo deodorante... Grazie, ciao.

il 18/03/2013 alle 15:21

Quanta fortuna che hai, Patty! Ed è una fortuna poter avere la possibilità di scambiare le nostre riflessioni. Ciao.

il 18/03/2013 alle 15:22

Frida, sei così istintiva da ammirarti per quello che sai esternare. E' vero, il nome l'ho scelto di proposito. Grazie,ciao.

il 18/03/2013 alle 15:24

Il destino spesso ci induce ad apparire come possessori di menti che idealizzano la vendetta, anche se io nella vita non mi sono mai vendicato dei torti subiti. Forse, in un'altra vita... Grazie, Ugo.

il 18/03/2013 alle 15:26

Andrea,sei generoso nel tuo commento e ti ringrazio di avere almeno gradito questo testo. Ho spiegato le motivazioni che mi hanno indotto a... Così non mi ripeterò. Credo, però, che il protagonista abbia saputo esprimere una certa dose di finezza psicologica nel descrivere il suo "rispetto" per la povera vittima. Comunque, in un racconto breve spesso si è obbligati a fare delle scelte per focalizzare l'attenzione sull'evolversi dei fatti, pur disponendo della volontà di fare un gradevole" frullato" degli ingredienti... Peccato che io sia solo Massimo... Buon pomeriggio.

il 18/03/2013 alle 15:35

E' vero non avevo sintetizzato bene quel passaggio, rileggendolo ti devo dare ragione...comunque anche il corvo non era male è solo che tra i due trovo migliore questo...devo dire che però quando scrivi in prosa sai esprimere i lati oscuri della tua creatività, nel senso che crei testi come questo...posso comprendere che in parte è dovuto all'intento che ti ha spinto a scrivere e che hai spiegato tu stesso. Non ti crucciare per ciò che ho scritto...per me sei Super Massimo...intendevo essere solo obbiettivo secondo il mio spirito per quanto riguarda la prosa..in poesia sei Super Massimo, e poi ci si può sempre ricredere...concordoc on ciò che dici, i racconti brevi spesso spingonoa dei tagli...beh dai il testo è comunque bello...ciao Decio, buon pomeriggio Andrea^^

il 18/03/2013 alle 17:56