un uomo che crede nella pace al giorno d'oggi,sembra un miraggio,dato che la guerra è sempre un propenso di guadagni per molti,e nemmeno la si condanna più di tanto ormai.Bello soprattutto il contrasto interiore del personaggio,tanto che sembra che l'unica pace in cui non gli viene di credere sia la propria,con il leone messo in gabbia da un timore più che umano.Ne uccide più questo del fumo,almeno da un punto di vista dell'essere.Brava:) ciao
grazie pako! in effetti ogni riferimento psicologico e metaforico è in continuo contrasto.. parlare di guerra, in effetti, mi crea disagio e mi spacca a metà.. non riesco ad essere mai del tutto obiettiva..
il fumo uccide diciamo e' vero,pero' mi sono immedesimato' talmente tanto in questa tua poesia che mi sono commosso per il ragazzo ,ora io mi domando e ti chiedo, e' frutto della tua vena poetica o c'e qualcosa di piu' cioe' un esperienza diretta o indiretta, mentre la leggevo mi sembrava di viverla e' vero che sono strano pero' questa poesia e' qualcosa di particolare grazie ciao
nn so cm tu abbia fatto.. ma qst è il racconto che mi fece il mio ex del suo arrivo in Afghanistan la prima volta che partì.. io l'ho soltanto reso più narrativo, più poetico.. e, per la cronaca, questo è uno dei motivi che ha concluso la nostra storia.. nn sn così forte da reggere tutto questo, moltiplicato per anni di carriera militare..
cara frida se mi permetti, io faccio l'elettricista in un mondo diverso lo chiamo io, ho visto 16 bare tornare da li o il cuore di pietra e pure non ti racconto le emozioni che mai avrei voluto vivere tutti i gioni incontro ragazzi giovani che con traumi vengono ricoverati all'ospedale ed essendo di paesi lontani non hanno una mamma o un papa' che li va a trovare e sono fortunati se qualche collega gli chiede ti serve qualcosa , io stesso porto il vassoio del pranzo ha chi e' nel letto con la febbre . io non so il tuo ex che tipo era ma se era un esaltato ti do' tutta la mia solidarieta' ti saluto senno' scriverei cose cattive sullo stato ciao
questo ti onora e sono contenta di averlo scoperto.. sei un brav'uomo paolacci.. e per quanto riguarda il mio ex nn è il caso di impelagarci in discorsi che ti farebbero indignare.. lo era, cmq.. sembra una frase fatta, ma un paio di esperienze passate, mi hanno fatto capire che l'esercito davvero ti fa il lavaggio del cervello.. io, poi, non credo proprio in quello italiano.. è un dispendio di forze economiche e totalmente inutile.. il mio ex era davvero convinto di poter aiutare, e questa poteva essere una cosa buona, ma era convinto anche che erano necessarie sempre e cmq, in ogni posto, armi e tute mimetiche.. figurati se io potevo attendere cm una brava mogliettina il soldato, facendo la calzetta.. non sn il tipo.. ma ci ho provato e ho provato davvero paura e compassione quando ho scritto la storia.. ma qst prescinde dalle mie esperienze personali..
su questo hai ragione non servono armi e mimetiche ovunque , ma io ho visto molti di quei ragazzi spalare la neve ,rovistare sotto macerie certo e' una parte irrilevante di cui non diventeranno mai eroi, e tu devi vedere quella parte silenziosa non devi vedere mercenari ovunque, in quanto per il lavaggio del cervello ti garantisco che se vieni dal mondo dell'lavoro nulla potra' mai cambiare la tua idea e avrai qualche problemino , risolvibile con capacita' lavorative, e' quello l'esercito che vorremo quello che aiuta i cittadini di cui mai si parla perche' anche essi vengono assunti con contratti precari e 900 euri al mese scusami non difendo nessuno ti fo' conoscere una realta' ciao
sul fatto che l'esercito sia di grande aiuto all'interno del nostro paese sono convinta anche io.. è tutto il resto che mi obbliga a pensarla diversamente.. quello del racconto è davvero un'eccezione, ma la maggior parte di loro partono da veri incoscienti obbligati dalla precarietà in Italia.. sono del parere che il nostro esercito non sia preparato a vivere determinate situazioni.. grandi e forti giovani che davvero potrebbero essere impiegati, come tu stesso affermi, in situazioni drammatiche, come nostri eroi di ogni giorno, vengono spediti, per pure mere politiche dove, invece, non solo non servono a niente, ma, essendo impreparati, rischiano la pelle senza capire realmente il significato di quello che stanno andando a fare..
brava e' come un grande teatro se non c'e l'apporto di tutti l'opera fa flop , li succede questo chi va per sistemarsi 1 missione stop, e chi invece fa molte missioni . sapendo di dove sei posso parlare per ore e ore probabilmente avro' conosciuto quelle persone non dico la tua, ma mi riferisco al reparto di appartenenza,perche' abbiamo avuto scambi su tecnologie dei gruppi elettrogeni, la guerra e' sembre sbagliati i morti li piangono i cari, i proffitti li prendono i politici,bisognerebbe trovare una terra di mezzo dove tutto cambia sinceri saluti
stiamo sognando vero paolocci!? e quei poveri ragazzi sn i burattini di qst teatrino! un bacio a presto francesca!
scusami se nel dialogare ho fatto riemergere qualche tuo brutto ricordo , domani e' un altro sole ciao
nn ti preoccupare.. come dici tu i sogni prima o poi finiscono.. e anche gli incubi! nn avrei pubblicato se nn fossi stata in grado di parlarne.. un bacio a presto :)
Cara Francesca, ho letto con attenzione i tuoi versi e poi il dibattito con Paolo. la conclusione è che siete, davvero, due belle persone! Baci patty
Nessun commento è più descrittivo del mio tremore, del mio fiatone alla fine della lettura!
cari amici lontani eppure così vicini vi ringrazio.. siete molto dolci con me.. le vostre parole così gentili.. spesso mi illuminano le giornate.. un forte abbraccio collettivo a patty, fabio e voce (che nn so xké ma nn riesco ancora a chiamare x nome!:) a presto! francesca
brava Francesca. ho letto con attenzione. sei brava. la rileggerò. abbraccio.