E ti lasci andare, allargando le braccia, cadendo nel baratro dei tuoi pensieri, annegando nei battiti del tuo cuore malato, lasciando che tutto sia, guardando in un momento distratto dal tempo inquietante turbato dal tuo sorriso.
lacrime di giada e dolori universali ti affliggono le ossa mentre una rosa purpurea ti graffia le dita.