PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/02/2013
Ombre rosse
sulla scia della luce tenera
di una fredda mattina
Interludio
tra il sonno
e lo specchio
misurando a spanne
la distanza tra un sorriso e la felicità.
Il fiato appanna il vetro
e non passa lo sguardo
al di là
della scontata vista
di bianchi denti in fila
a celare la tristezza.
Pregevole illusione
di una serenità
svanita
dentro a una porzione di realtà
o semplice proiezione illusoria
realmente reale
come il diamante
incastonato nell’anello
che cinge il dito che non avrò mai.

Vuoto lo sguardo,
svuoto lo stomaco,
mi libero della bile
e del fiele.
Ora l’amaro
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mai dire mai.....svuotato lo stomaco...torna la ripartita......

il 06/02/2013 alle 15:25