PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/02/2013
Scorrono giorni inquieti
in un perimetro di storia.
Copro lividi sul volto
con ampi strati di calce,
bianca e purificatrice.
Ho il fiato sul collo tutto il giorno
le tue zanne mi succhiano il sangue.
Cammino con il tuo sguardo che mi perseguita.
Sento i tuoi passi risuonare sul selciato,
ho paura di voltarmi e di vederti!
So che ci sei, sei la mia ombra,
sei il mio carceriere senza catene,
sei nell’ombra,
sei come il riflesso della morte,
sei come una lama che trafigge il mio corpo
anche se da lontano.
In un perimetro di storia
mescolo le mie lacrime ad un caffè amaro,
amaro come la vita, amaro come un delirio di solitudine.
Costretta ad apparire con un volto imbellettato
ho dentro l’anima Invisibili piaghe di sofferenza, putride di violenza.

Muto il mio labbro.
Sono muta davanti al mio assassino,
impotente e muta come agnello da tosare.

Avevo ali grandi come lenzuola di lino
ma ora sono accartocciate su di me
e mi avvolgono come una sindone.

Avevo ali grandi e volevo volare
ma le tue mani aguzzine mi tirano giù
come zavorre uncinate,
e porgo rassegnata i miei polsi
alle tue roventi catene.

Ma io avevo ali grandi,
ma io volevo volare!
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questa poesia mi rattrista, spero solo che tu come poeta hai voluto scrivere per ricordare questo pietoso problema che le nuove tecnologie hanno aiutato ha sviluppare,e che non sia una tua cosa personale sinceri saluti

il 03/02/2013 alle 23:56

Descrizione intensamente poetica della condizione di molte donne. Molto brava Annysea, ha i sollevato con la delicatezza che contraddistingue un problema di attualità. Un abbraccio Patty

il 04/02/2013 alle 06:42

e'triste e vera questa poesia .hai sviscerato un problema enorme con delicate parole e sensibilita'.spero tanto che questo non sia un tuo problema ma solo attualita'.marinella

il 04/02/2013 alle 10:27

state tranquilli per me, mi sono calata troppo verosimilmente in questa piaga sociale da farmi apparire quasi una vittima di questo perverso atto di silenziosa violenza di cui sono protagoniste centinaia di donne!

il 04/02/2013 alle 10:30

E'una piaga ancora troppo sconosciuta e sottovalutata...hai saputo rendere l'affanno e spero questo serva a far capire meglio il problema. Come sempre impareggiabile.

il 04/02/2013 alle 23:28

Una poesia sociale ,che coinvolge tantissime donne vessate da Stalking. Una sofferenza senza fine che trafigge corpo e anima. Brava Anny, che ha saputo coniugare questo aspetto devastante che sconvolge seza fine. Intensa profonda!

il 05/02/2013 alle 13:26

E' la tragedia che affligge tanta ragazze sane di questa società tenere creature innocenti che non possono difendersi è triste ma vera Anna, io penso sempre quanto dev'èssere compreso il dolore di una mamma. Brava per aver toccato con questa tua un a parte della società impura.Buon mercoledì Marì

il 06/02/2013 alle 10:06

brava Deamor ! hai descritto benissimo in versi questo fenomeno che sfocia poi nel femminicidio .E' triste parlarne ma bisogna farlo , molte donne che ne sono state oggetto sono poi state uccise,Baci..

il 06/02/2013 alle 18:51