PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/01/2013
Anche le terre grasse e nere,
riempite di luce azzurra,
sono il seguito di una pioggia,
pur pioggia elettrica
di particelle dorate, effimere.
Il cielo reclamava il turchese,
il colore degli occhi fanciulli,
un misto di acqua e latte,
l’azzurro che è il nulla.
E’ della pelle un vago profumo,
si libra sui giardini degli occhi,
sulle terrazze dei tuoi fianchi,
di papaveri accesi delle labbra.
Sei fiorita presto, un’esplosione
d’azzurro in una vita possibile,
chiassosa nel tumulto del cuore.
Lungo la discesa della nuca
soffermo le dita in estasi,
nulla che il pulsare della gola
l’onda dei capelli nasconda.
  • Attualmente 3.25/5 meriti.
3,3/5 meriti (4 voti)

Immagini delicate e sofisticate nell'espressione e nei colori scelti. Molto apprezzata. Ciao Patty

il 29/01/2013 alle 20:48

Esiste un'intesa significativa che mi soddisfa. Grazie per le tue gentili parole. Buon pomeriggio.

il 30/01/2013 alle 14:50

Una poesia che dice e non dice a mio parere, nel senso che nel rendere tanto il senso dell'estasi tutto si annulla, l'estasi stessa appare quasi impercettibile eppure intesa da apparire come fioca luce nel bui. ed il suo bello l'ho trovo specie in questo... riguardo i termini, più che sofisticati direi mirati... una bella compsizione. ciao Decio Andrea.

il 30/01/2013 alle 17:25

Condivido l'evidenza di uno stato d'estasi che è preludio a ricondurre lo sguardo verso lei che offre forme armoniose da ammirare. Una mia caratteristica nel determinare la cornice, nello scegliere l'oggetto e nel descriverlo con l'attenzione di un innamorato: io o chi è innamorato. La scelta del lessico è la concessione di un modesto lusso che mi riservo in poesia. Come sempre sei analitico, grazie. Ciao.

il 01/02/2013 alle 10:09