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Pubblicata il 29/01/2013
Il mio angelo nero
con un vago sentore di zolfo
cammina e lascia orme di lava
che fondono l’asfalto.
Sotto il catrame sciolto
la terra nuda
è viva.
A primavera,
con le prime piogge,
nasceranno piccole isole
di bellissimi fiori di campo,
a un passo di distanza le une dalle altre.
Una singolare mezzeria
lunga cento passi,
poi più nulla,
solo di nuovo asfalto nero.
Tutto interrotto.

Mi domanderò:
Che fine ha fatto il mio angelo?

Ha ripreso il volo?

Nient’affatto,
ha solo sbandato
ed è finito contro un enorme cartello pubblicitario
sul quale campeggia la scritta “È tutto intorno a te”,

Scorgerò ai lati
del cartello divelto
dei piccoli fiori rossi.
Mi basterà affacciarmi e guardare Otre
quel muro improbabile e posticcio
per capire che in un mare di papaveri
non si può annegare.
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il catrame potrà pure sciogliersi, ma finita la colata di lava sempre catrame resterà..quindi come fanno a crescere fiori? ma forse la mia è una sciocca domanda... più che un angelo mi pare un piccolo diavoletto confuso... confuso dalle finte certezze del nostro mondo... piaciuta a tratti... ciao

il 29/01/2013 alle 01:29

Gentile Gaudenzio, grazie per il tempo dedicatomi. Per questa mia il Suo "a tratti" è già fonte di gaudio. Per quanto riguarda i fiori, beh, quelli crescono un po' ovunque, nei posti più impensati e spesso tra il catrame ai bordi delle strade. Cordialità ^^jl

il 29/01/2013 alle 04:01

bella, sono d'accordo i fiori nascono ovunque. fanno miracoli. ciao.

il 30/01/2013 alle 15:50