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Pubblicata il 12/01/2013
La forza der cojone

Piegà la schina? Ciò provato, giuro!
E v’assicuro: manco pe’ miracolo
fui mai capace de aggira’ un ostacolo
e annavo sempre a sbatte contro er muro.

Pensate forse ch’ero tanto forte?
Ma no, era sortanto debbolezza!
Nun ho mai conosciuto la scartrezza
che te consente a oprì tutte le porte.

Era ‘na malatia de gioventù.
Da allora quella brutta malatia
è sempre stata la rovina mia,
ma quasi nun me la ricordo più.

Come tutto comincia e poi finisce,
pure si io nun me so’ mai curato,
l’anni la schina ormai m’hanno piegato
poiché er tempo ogni male lo guarisce…

Adesso me so’ propio immunizzato.
Ma si ho da fa’ un esame de me stesso...
Sarà perché sto a anna’ verso er decesso
e, a che me serve si me so’ piegato?
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Curati, che hai tanto da scrirvere ancora! Ciao patty

il 12/01/2013 alle 08:21

bella, ma non bisogna mai abbandonare la speranza e piegarsi alle avversità che ci circondano. Danielax

il 12/01/2013 alle 14:55

altalenante......però mi piace...sicuramente la più coivolgente nel suo vortice d'ironia(che si sa nasconde sempre un po di critica)... ciao Andrea.

il 12/01/2013 alle 15:40

Scrivere in vernacolo è sempre piacevole,poi il romano e na forza!!!! Caro Enio buon fine settimana! Dora

il 12/01/2013 alle 17:57

Ma che decesso? Tu devi essere vivace e arzillo come sempre e farci sollazzare con i tuoi bei scritti che portano sorriso alle labbra e serenità nel cuore. Bravo enio, sempre camaleontico e inesauribile. Un abbraccione, ela

il 14/01/2013 alle 20:47

Meglio scoprirti tardi che mai...cerco di recuperare i testi che mi sono persa....è piacevolissimo leggerti..,Gabriela.

il 07/10/2020 alle 18:31