PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/01/2013
Le parole spesso parlano senza permesso.
non siamo che attanti
in un coro di mutanti
con copioni vagabondi
con spartiti moribondi.
lo sforzo del lattante
a ripetere due volte la sillaba uguale
a rompere il silenzio metallico
del sangue e della placenta
è forse, anzi quasi certamente
l'unica parola che pronuncera'
con coscienza con foga.
tutte le ore che restano le passiamo ad imparare
nessi, termini e frasi che non si devono dire
che non si possono ascoltare.
chi ha provato a prendere a pugni questo uragano
si è trovato, come si suol dire,
con un pugno di mosche in mano.
parole
quindi che oltre ogni ragionevole dubbio
si fanno strada
dal canale fonatorio
all'etere silenzioso
completamente
sole.
altrimenti perche' esisterebbero le rime?
la rima è quando parlano tra loro due parole
sfruttando, ad esempio, del poeta la penna e il calamaio.
proviamo dal principio.
è stato per caso il poeta a decidere
che dio facesse rima con io!?
certo che no!
e subito dopo quell'acerba rima
pensateci un po'
tutto è andato a scatafascio!
e la rima consumata cuore-amore!?
troppo presto ha cominciato a far le bizze
intuendo non piu' tardi che l'amore
non è altro che dolore
e che il vero pericolo per il cuore
è uno spropositato gonfiore!
l'utopica rima ha capito con orrore
che avrebbe vissuto ancora poco
essendo in grave errore.
altrimenti perche' puntualmente
sex farebbe rima con ex!?
per la stessa ragione per cui
ogni volta che si da' e si riceve uno smack
ci si sente augurare good-luck!
ormai inizia ad essere ben chiaro:
al mondo non c'è niente di sicuro.
si vive sott'acqua in un siluro
con la testata esplosiva
seguendo la traiettoria normativa.
ci insegnano a porgere l'altra guancia
e nel frattempo a combattere con scudo e lancia.
se non mi credete chiedete alla parola razza
che passeggia a braccetto con l'amica sua corazza.
del resto ogni volta che avviene l'alza-bandiera
non facciamo che porre la simbolica barriera.
temo che a tutto cio' non ci sia soluzione.
interpellate pure vanna marchi se volete.
persino lei non avra' da vendervi nessuna pozione!
insomma, per tutti questi motivi
sono compagni di viaggio
il signor spazio e l'ingegner dazio.
ha provato ad un certo punto
a mettere ordine tra le parole
anche la legge chiarificatrice
ed è nato il termine processo.
e non c'entra niente il poeta
con l'unione ritmica
tra quello e il cesso.
ci ha provato anche la politica.
perdonate il tris musicale
ma questo è quanto:
dalla sinistra
si sentono sempre gli stessi suoni:
pannella-cella-cannella
e dalla destra
non mi voglio proprio pronunciare:
sapete bene con quale parola
fa rima berlusconi!
quindi, per rimanere in tema
è tutto un fottutissimo spreco
percio' la prossima volta che crepo
staro' attenta anche a scegliere la bara
che' qui tutto costa caro:
persino il posto al cimitero ha una certa tara.
il muro del pianto
ce l'abbiamo anche noi
solo che è fatto d'amianto.
cosi'
c'è chi va a cercare un po' di calma
sotto un'ombrosa palma
c'è chi quella stessa
la trova per sempre
buttandosi dal ponte
nel letto di un fiume
dove riposare in pace costa meno.
tanto l'affetto familiare arrivera' comunque
anche se non si prega in ginocchio
sulla perduta salma.
vi lascio con questa equazione:
dio sta a io come altari sta a spari.
e perdonatemi se non insisto:
non sono religiosa
ma sono un po' superstiziosa!
percio' è meglio se finisco con una battuta:
la rima peggiore per la sottoscritta!?
il sodalizio tra la silloge piu' brutta:
pancia trattino bilancia!!!
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bravissima questa mi e' piaciuta molto buona domenica ciao

il 06/01/2013 alle 12:09

graziegraziegrazie!!!

il 06/01/2013 alle 13:53

Complimenti all'autrice, che ha dato dimostrazuone che esiste anche una poesia intelligente! Dora La voto !

il 07/01/2013 alle 09:31

grazie dory! trppo gentile! a presto

il 07/01/2013 alle 09:43

:-)

il 26/02/2013 alle 11:43

;-)

il 26/02/2013 alle 12:25

Ben articolata complimenti terence

il 01/03/2013 alle 18:48

grazie 1000 terence! A presto

il 01/03/2013 alle 19:52