Che immagine inquietante della morte.....e geniale paragonarla a una diva....e lei che quando toglie quel soffio di vita si sente tale...ma ilpubblico non applaude:-(
Bravo!
Mary*
Il mio lavoro, in ospedale, mi porta a contatto con realtà a volte atroci. Questa è una delle poesie che ho scritto per esorcizzare questo tabu. Grazie, ciao.
Michele