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Pubblicata il 18/12/2012
Con lo zufolo in bocca un pastorello
guardava il cielo. Mentre zufolava
con gli occhi assorti seguiva un uccello
e alcune vacche ar prato pascolava.

Ma il Padreterno -gli scappò pensato-
che ha fatto tutto giusto, però in fondo
su qualche cosa penso, avrà sbagliato
quando ha creato tutto quanto il mondo

Pensò a l’uccello fermo su un aratro
e a quanto spazio ha a disposizione:
gli basterebbe mezzo metro quadro
per fare pranzo, cena e colazione!

E invece lui con le ali può volare
dove si ferma, -e questa è la magagna-:
padrone dello spazio lui può andare
dal colle al piano o giù per la campagna.

La vacca, con la ciccia che ha addosso
e dell’uccello mangia assai di più
bruca quella poch’erba attorno a un fosso
o tutto al più, può andar poco più giù.

Ti sembra giusto questo? Io direi:
questa vacca che sta a mangiando il prato
sarebbe giusto che volasse lei…
Il Padreterno è stato proprio ingrato!

Pensava a questo già da un paio d’ore
ma senza de l’uccello aver sospetto,
che invece volò basso sul pastore
e gli mollò in un occhio un regaletto.

Subbito gli venì un idea bislacca:
E se a volar ner cielo del Creato
ci fosse stata ar posto suo la vacca?
Sicuro che ne morirei affogato.

Pure 'sta volta è stato dimostrato
che si deve andar piano col pensiero
Lo pensi bianco e viene fuori nero.
Quando tu metti in critica il creato.

da carezze e puncicate 1953
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Molto carina e ben espressa

il 19/12/2012 alle 00:07

satira riflessiva molto avvincente,che coinvolge nella lettura, bella...un saluto volante

il 19/12/2012 alle 11:53

Bella satira, coinvolgente e di gradevole lettura. Piaciuta molto. Ciao patty

il 19/12/2012 alle 15:25