Gioirne ed appagarne l'effimera nostalgia inquieti il mio presagir,
pigro, nel ricercarne con costanza cio' che affetto e perdurevoli sentimenti sopraggiungano, celino consapevolezza d'esser, elogiandone il consueto porsi.
Riconosco fragilita' sottesa alla pura disillusione, ove desideroso mutarne i tratti, allieterebbe il mio cammin.
Giore, e carpirne i tratti laddove non seppi mostrarmi, rattristi il mio ego e pur tempo trascorra inesorabilmente, intorpidendone il concetto calpestandone il valor represso.
Cio' che fui donai, cjo' che resti accolga con meritevole nostalgia, relegandone amarezze ed enfatizzandone il valor mai espresso.