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Pubblicata il 10/12/2012
Brughiera di rami sfilacciati
albeggia muta, ruvida nel cuore,
erode il tempo dei giorni costretti,
slarga l’ombra per l’ansia riposta.

Copre il grigio di perla l’attesa
eguale che assorbe la voce indiscreta,
odora di niente il gesso del cielo,
scolpisce il vuoto di nuvole smarrite.

Cerca il riposo di foglie sorelle
ancora a smaltire la raggia di bosco,
sono un mantello fragoroso di voci di nebbia,
eludono le orme che vaghe si affossano.

Sei ombra che nasconde l’intrico furioso
di rami, irrigidisce il silenzio di terra,
cerca soffice e morbida la luce che danza.

Cresce mutevole brughiera di sole disperso,
odora la mente che roccia dilava
e nutre speranze di ruvida robinia.

D’oro albeggia il soffuso pallore che irraggia.
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è un bel quadro, romantico, triste, ed i versi quasi geometrici, perfetti, e molto musicali..proprio piaciuta

il 10/12/2012 alle 21:59

molto bella, immagini di grande forza e spessore.
In particolare l'incipit colpisce e avvince
Ciao
Lowen

il 11/12/2012 alle 21:01

Pur non venendo attirato molto dal titolo, devo constatare che son stato pienamente ripagato dal testo...
così intenso, pieno di immagini a me molto care, spesso in molti componimenti le ho usate...
questo è uno di quei testi in cui non trovo una parte più bella, perchè è tutto magnifico...

un magnifico albero di poesia, ogni verso una gemma che sboccia sulla bocca di chi legge...
testo dal sapore a cavallo tra il pre-romantico e il romanticismo maturo...
davvero ammirevole...
ciao Decio
Andrea^^

il 12/12/2012 alle 16:00

Interessato sempre alla manifestazione di commenti che creano sintonia col mio modo di pensare e di scrivere.
Grazie per la vostra generosità.
Buon pomeriggio.

il 13/12/2012 alle 14:08

La brughiera, che io conosco bene, viene in questi versi trasfigurata e in prospettiva personificata, è un bel modo di parlarne, dicendle, "sei" tu sei. Al solito la metrica è precisa e musicale nella sua linerità, l'uso preciso dei termini e dei vocaboli, rende la lettura picevole e appagante, per me almeno, una preziosità stilistica tra le altre tue. complimenti. sergio

il 03/01/2013 alle 05:54