PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/11/2002
...

    Candida d’antico sapore,
    e soffice dal tepore sereno,
    scendeva dal vetusto mento
    come mille fili di cotone a
    risvegliare cuori sopiti.

    Folta e bianca la nebulosa barba
    velava penne e colori a pastello.
    Ogni candido banco la sua
    instancabile nenia cantava
    a quei bimbi appigliati a fili ovattati

    Bianche nuvole ora discendono
    pesanti come polverosi calcinacci
    a ricoprire di dolore gli ingenui
    disegni d’un futuro tarpato.

    Distante il suo sguardo che tutto vede,
    lontana la sua mano che tutto tiene.
    Dal fitto pulviscolo d’un mattone spezzato
    soltanto un eco s’ode perpetuo.

    Dio s’è distratto
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La poesia è bella e rende liricamente il tragico avvenimento, su cui però io ho avuto remore a esternare in poesia, sembrandomi veramente troppo poco il tributo, e quasi "modale"... avrei comunque (personalmente) omesso l'ultimo verso: ti sembra che se Dio partecipasse in qualche modo degli eventi umani, proprio in quell'attimo si sarebbe distratto? E' un po' qualunquista, al di là della provocazione (ma a chi?) l'attribuire a Dio le colpe e all'uomo i meriti...
Tornando alla poesia, da un punto di vista lirico, ripeto, è ineccepibile.
Un saluto
Axel

il 05/11/2002 alle 13:21

Spero di non rubarti la risposta ad axel, ma io ho letto tra le righe la rabbia, la ribellione per qualcosa, qualunque essa sia ma soprattutto la morte di uno o più bambini, in cui non riusciamo a individuare e capire il disegno divino...
"... e cerco di capire
un Dio che non si spiega."
Ciao. Gaetano

il 05/11/2002 alle 13:38

Bella, ma non condivido l'approccio.
Per me non esiste il "Dio - persona" così come lo si intende (o lo si vuole far intendere).
Cone diceva giustamente Feuerbach, è l'uomo che crea Dio a sua immagine e somiglianza e non già il contrario!
E mi sembra un po' ridutti e offensivo per una dibinità, qualunqeu essa sia e comunque intesa, pensare a una sua "distrazione". La "Legge" non si distrae mai e opera in modo costante da qualche miliardo di anni.
E poi!
La distrazione è solo opera dell'uomo (come l'aver fatto male dei calcoli o l'aver costruito in zona sismica, eccetera).
Diamo, come si suol dire, a Cesare quel che è di Cesare e a Dio, quel che è di Dio.
Qualunque Dio, ripeto.
Resta, ripeto, la bellezza dei versi.
Er

il 05/11/2002 alle 13:41

Ti potrà sembrare strano Axel, ma sono anch'io della tua stessa idea. A me non piace esser "conformista" su eventi disgraziati che oggi sono sempre nelle prime pagine dei giornali.
E' una forte provocazione e spero che si sia capito.
Le colpe sono totalmente dell'uomo che per quattro sporchi denari tralascia le più elementari forme di prevenzione sismica nella costruzione di edifici per lo più pubblici.
Ho pensato molto prima di pubblicarla proprio per il qualunquismo che poteva trarre in inganno. La categoria appropriata è stato l'input per l'edizione.

Ti ringrazio per il commento favorevole alla lirica.
M'

il 05/11/2002 alle 13:51

Ho spiegato più o meno il mio pensiero e la nascita di questa mia ad Axel.
Mi rendo perfettamente conto della totale colpa dell'uomo su eventi catastrofici del genere. Lo zampino dell'uomo purtroppo ci riporta anche ad altri eventi passati.
C'è rabbia questo si, molta rabbia che scaturisce dall'accanimento su quell'edificio.

il 05/11/2002 alle 13:54

Giusto Nemo è l'uomo che ha distrutto quell'edificio...giustissimo.
La mia era una forte provocazione scaturita dalla grande rabbia per la perdita di quelle anime innocenti.
Ma permettimi di ribadire che l'accanimento prorpioo su una scuola mi fa nascere dei forti dubbi sul "destino". Che poi il destino ce lo possiamo creare noi stessi, questo è un altro discorso.

Spero di esser stato abbastanza chiaro!!!!
Grazie per i complimenti ai versi!!!!
;-)
M'

il 05/11/2002 alle 13:59

E' stato un commento che ho fatto anch'io davanti a quelle immagini che ci hanno riempito le ultime giornate...DIO si è distratto....si è voltato dall'altra parte....ma anche gli angeli se è vero che esistono...saranno andati a fare la pausa caffè in quel momento...Lo ammetto l'ho pensato anch'io...ma forse è stato un attimo di umana rabbia....ed è normale sentirci pronunciare certe "sentenze"...poi ai posteri l'ardua sentenza....
Molto bella la tua poesia però....bravo!!!
Mary*

il 05/11/2002 alle 14:12

Ho ben compreso la "provocazione", sottolineata dall'inserimento nella omonima rubrica, ed è umano sentirsi un qualche indiscriminato senso di rivolta di fronte ad eventi così toccanti. Conosco il tuo spirito Pirata, e lo apprezzo. La poesia è particolarmente intensa e si sente tutta la tua intima partecipazione, che viene ben resa dal delicatissimo sfiorare i sentimenti con la parola.
Un caro saluto.
Max

il 05/11/2002 alle 15:06
flo

Ciao Pirata,
presto o tardi ci rileggiamo sempre qui!
E' così grossa la disgrazia che è successa a quei poveri ragazzi che forse sì, Dio s'è distratto.
Un salutone
FLO

il 05/11/2002 alle 16:29

Vedo che finalmente qualcuno ha capito il senso. Ti ringrazio bellatrix hai colpito in pieno il senso!!!
Grazie ancora un abbraccio!!!
;-)
M'

il 05/11/2002 alle 17:55

Anche tu hai compreso il nesso della poesia. UNa provocazione e tanta rabbia per un dolore forse evitabile.
Ti ringrazio per avere apprezzato la mia "provocazione". Penso che è alla luce di tutti il mio grido di dolore e la partecipazione che tu stesso hai sottolineato.
Grazie, grazie ancora Max!
;-)
M'

il 05/11/2002 alle 17:59

Grazie flo, ma a dir la verità io stesso non so proprio se ci fosse un dio che stava attento a far sì che ste cose non succedessero.
Non so neanche se esiste qualcuno con questi compiti, non so neppure se sia giusto che soltanto povere anime innocenti abbiano avuto la peggio,
e mi domando...Perchè solo quell'edificio???

Grazie flo!
A presto!
;-)
M'

il 05/11/2002 alle 18:02

Si Guerriero l'ho letta ed anche commentata.
E da quel commento si può benissimo capire cosa penso io degli enormi errori umani in tutta questa vicenda!
Grazie Guerriero, a presto!
;-)
M'

il 05/11/2002 alle 18:07

Ti ringrazio per i complimenti caro Bando. Non sono solito approfittare degli accadimenti tragici per comporre (se così si può dire) delle poesie. Infatti credo che avrai notato che non ci sono di mie che riguardano per esempio, le due torri gemelle, o che abbiano temi che riguardano guerre o infanticidi che purtroppo leggiamo quotidianamente nei giornali.
Ho voluto solo dare una forte provocazione per tanta rabbia, che penso sia comune a parecchi di noi, verso l'accanimento di questa tragedia!
Ti ringrazio ancora, anche e soprattutto per l'accostamento che hai voluto gentilmente regalarmi!!!!
Ciao Bando, a presto!
;-)
M'

il 05/11/2002 alle 18:18