Il giovane scugnizzo,
mozzo su un gozzo,
cantava “i’ so’ pazzo”
con un pezzo di pizza e
con in cazzeruola le cozze.
Schizzinoso per la puzza
della pizza e della cozza,
dal cocuzzolo “lo scozzese”
ascoltava jazz rozzo.
Come un cazzotto cozzava.
E lo scugnizzo: “E che cazzo!
Mi sono fatto il mazzo!
A forza di cazzuola e mazza,
non è stato uno scherzo,
e neanche un lazzo.
la gazza bazzicava al pozzo.
la gazzella balzava a schizzi.