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Pubblicata il 26/11/2012
da spaccati di secoli si spande il loro lamento
furon grida taglienti a salire fino al cielo
hanno avuto radici straziate in stagioni scandite da fasi di sangue
sono state il bottino di guerra da portare come medaglie
incapaci di prendere il volo
uomini che rifuggono le proprie responsabilità
trincerandosi in comodi ruoli o paraventi
infantili di adulti mai cresciuti
a squassarne le viscere rapinarne ogni fiato
strapparono loro le vesti e strapparono loro le carni
anche l'anima stava inchiodata
animali senza enza onore senza un'anima né un cuore

non c'è perdono per chi umilia

devi avere il coraggio di guardare
la violenza che hai fatto al cuore
fardello d’umiliazioni e vergogne
della tua morbosità

Tu che scambi il suo amore per possesso

tu chi sei per soffocare
la sua voce tra le tue mani
magli che illividiscono
e l'affanno frantumi in lembi di cuore

le donne sono la speranza del mondo
continuano a far nascere uomini che poi le tradiranno

"rimane la violenza che ti uccide l'esistenza"


ma le favole nella realtà purtroppo cambiano imprevedibilmente
il principe azzurro, spesso
si trasforma nell’orco cattivo e una bella favola d’amore
si trasforma in una favola rosso sangue

25/11/2012 giorno contro la violenza sulle donne
115 le vittime del 2012
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Non deve esserci perdono per chi umilia le donne.
Mi allontani Dio da questi tipi di uomini.
Bellissimo questo tuo pensiero scrivendo questa realtà drammatica.Ma sono anche sicuro che il futuro è tutto rosa per la donna.
Molti saluti eclisse.

il 26/11/2012 alle 22:47

sono veramente contenta di aver trovato il tuo commento su una cosa cosi drammatica sei stato l unico per questo ti reputo una persona sensibile ciao amneris

il 29/11/2012 alle 22:20