quello che tu dici riguardo la filosofia ha molto di vero....Parliamo però delle piu' basse facoltà della mente, quelle che si appoggiano solo sull'illusorietà dei sensi, esiste una filosofia e filosofi che sono andati oltre, ma a questo punto anche i nomi perdono significato, forse non sono nemmeno piu' filosofi, forse si chiamano in un altro modo....
stimolante questa tua caro Andrea
....Caro Andrea,
la Verità ultima della Filosofia
è incisa sulla lama della Ghigliottina.....
E l'inganno del Tempo permea le mutande
dei poveri di spirito ma ad essi si
apriranno le porte del Cielo.....
(.....è scritto nei Vangeli),
un abbraccio,
rom.
l'inganno de tempo ci permette di compensare con la fantasia, l'amore, la fede, di creare quelle parole che vengono dai sensi e dal mistero del mondo, ti sembra poco? avvincente, rich.
finale splendido, con quella capitolazione nell'inganno del tempo, i significati svaniscono, come l'essere che li ha prodotti e cercati...
Attento solo alla citazione, il nosce te ipsum (Γνῶθι σεαυτόν, gnôthi seautón) non era dei sofisti ma di Socrate, che li aveva anzi criticati.
Un abbraccio, comunque, splendida poesia!
Lowen
Mi dai da pensare Andrea, perché io stessa, benchè assertrice da sempre del” nosce te ipsum” se vuoi conoscere gli altri, è una vita che mi dibatto nei miei inestricabili labirinti e a volte giungo a conclusioni subito smentite dai fatti, riguardo me stessa e di conseguenza gli altri.
Credo che le parole, quelle giuste cioè, non ci siano, quelle che esprimano direttamente ciò che si sente, senza passare attraverso nessun filtro, né razionale né emotivo, che inevitabilmente falsano tutto. E questa impossibilità di esprimersi ci condanna alla solitudine, non solo rispetto agli altri, ma cosa più grave, rispetto a noi stessi. In ciò la validità di quanto affermava Socrate non è invalidata , anzi rafforzata secondo me………il problema è che è impossibile conoscersi, anche perché non c’è un linguaggio che esprima questa conoscenza.
Mi è piaciuta molto……
Ti abbraccio
eos
Illusoria, per come la vedo io è la percezione mentale...credo che non esista filosofia senza l'approccio empirico...d'altronde il nostro ragionare tende più a riflettersi sul materiale che sull'insonadabile metafisica..
però i filosofi veri...sono quelli che tutti conosciamo...e come tu dici sono più che filosofi...
grazie del passaggio prezioso...
ciao arthur
Andrea.
Devo ammettere che questo passaggio dei Vangeli mi era sfuggito...mai troppo tardi per apprendere...
mi trovo in parte concorde con ciò che dici sulla verità ultima...
grazie del passaggio Romeo,
ti abbraccio anch'io,
Andrea.
Beh...spero di no...altrimenti devo dire che è il sogno più strano ed dall'esito infelice che abbia mai fatto...
grazie del passaggio, forse non ho colto correttamente il tuo intervento, se vorrai potrai confermare o smentire...
grzie ninetta,
ti abbraccio
Andrea.
ti ringrazio gianni...era solo una riflessione...non oso avventurarmi nei meandri d'una disciplina come la filosofia, che ahimè oggi è così tanto svalutata da interventi sciocchi, banali ed incoerenti...
grazie,
Andrea.
hai ben colto l'aspetto conclusiovo...
riguardo la massima filosofica lo so che è di Socrate, ma per quanto sia stato reso un filosofo massimo egli rimane comunque di fondo un sofista, tra l'altro i sofisti si criticavano fra loro percui.... Socrate dissimulatore delle altrui convinzioni, sulla base d'una continua ricerca della verità, che ahimè mai arriveremo a comprendere e di cui potremo sempre parlare per effimere iperboli...
Un abbraccio a te Lowen
andrea.
e come si fa a non averlo a cuore...è uno dei più interessanti, specie oggi che tanto manca...
grazie fabio,
un caro saluto a te
Andrea.
No, Socrate non sbagliava, ma come tu dici, e concordo, non si può conoscere noi stessi, veramente, così come non si può conoscere a fondo gli altri...in realtà credo che un linguaggio ci sia ma è solo una mia visione, disapprovabile dai più...io credo che tutto ciò che ci circonda sia il nostro linguaggio, la parola del nostro intimo essere, ogni volta che udiamo un suono, ogni volta che vediamo un opera, una persona, sentiamo un odore, esprimiamo noi stessi in un linguaggio simulato...
avrei altro da scrivere ma poi mi dilungo troppo...
felice del tuo apprezzamento e della tua riflessione...
ti abbraccio tanto eos
Andrea.
Piaciuta perché ha molto in comune con quello che penso io. Effettivamente è vero che non conosciamo nè noi stessi nè gli altri. siamo isole, parliamo... ma ognuno percepisce a modo suo.
Scherzando mi piaceva affermare che avevo trovato Scherzandoci su mi piaceva raccontare ad amici che avevo scoperto i 3 più grandi personaggi della storia che avevano intuito le 3 verità uniche ed assenziali…
Il primo era Einstein perché applicando le sue teorie effettivamente si poteva dimostrare che TUTTO E' RELATIVO.
Il secondo personaggio era Quasimodo, perché con la sua "Ed è subito sera" esprimeva esattamente la realtà effimera della condizione umana.
(In tal senso però io mi permettevo di modificare/migliorare la Sua poesia, secondo una mia modesta opinione, da:
Ognuno sta solo -SUL CUOR DELLA TERRA- trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera
a:
Ognuno sta solo -SULLA CIMA DI UN COLLE- trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera
perché, secondo me, siamo tutti isolati. Comunichiamo, ma in realtà siamo entità uniche e diverse l'una dall'altra. Tutti su questa terra ma… ognuno sul suo personalissimo colle… chiedo venia e… chiudo la parentesi)
Il terzo personaggio è
Orietta Berti !!!
Si. proprio lei. Incredibile vero? Sembrava impossibile anche a me, ma… lei ha dato la soluzione al TUTTO con la sua "Fin che la barca va"
In effetti non ci possiamo fare nulla, assolutamente nulla. GRANDISSIMA VERITA'
Scusa per le facezie, comunque sono d'accordo sull'ingorgo dell'inganno del tempo.
Complimenti
Fabio
Giusto...
Mi è piaciuto leggere le tue opinioni, anche se mi ha scioccato per così dire la tua modifica a Quasimodo..uno per degli intoccabili...
riguardo il tuo discorso di siamo isole concordo...mi pare che un poeta o un filosofo era di quest'avviso ma non rammento con certezza chi fosse...di fatti non ho mai apprezzato ciò che diceva J. Donne nella sua No man is an island...
incuriosito dalla Orietta berti, ma in tema di relatività ed impotenza dell'uomo ai giochi del destino, la sua canzone era mirata...
Felice di averti sentito,
cio fabio
Andrea.