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Pubblicata il 04/11/2012
Davanti al Monumento ai Caduti di Binasco

E’ un giorno lontano, del passato
ma oggi rivive il bronzeo Monumento.
No, non più freddo metallo ma carni
sofferenti e offese, lassù sul Carso
ove bagnaste, Soldati di Binasco,
di sangue i massi e s’arrossò la neve.
Dove il coraggio dai cuor balzò sì forte:
parola sconosciuta la paura!
Vedi: lassù, sul campo di battaglia
al fratel morente l’amore fa da scudo:
con una man Tu tendi la baionetta al vento,
con l’altra di Lui il reclinante capo tieni.
Tu a colpir pronto ed a protegger Lui
non dalla nera parca che già incombe
ma da un nuovo del suo corpo oltraggio.
E pur già preso Lui dal sonno eterno
con un breve moto in un sussulto estremo
a Te rivolge quell’ultimo sorriso:
parlano gli occhi dall’indiviso viso
e paion dirTi piano, piano, piano:
“Sol grazie a Te come partii mi vedrà mia madre”

Binasco 4-11-2004"
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