I nostri corpi non hanno
la vocazione di durare,
sono miscugli provvisori
di carne e desiderio
per il tempo di una vita.
Lascia questa visione
di mani che pregano
e respira l’aria del mondo
prima di andarsene
fra terra e cielo…
carcasse solide siamo
come porte di prigione
che non smettono di vivere
anche nel dono della morte.
Hai il volto acceso e sudato,
un volto d’innamorata,
c’è in te la colpa sincera
del tepore dell’aria
che respiri con forza.
Abbiamo troppi ricordi
per una persona sola.