Il ritorno ferale dell'amore
tra pose gelide l'orrore dei tuoi passi.
Chi può comprendere la sindrome di Stoccolma?
Può solamente chi rimane ad esser figlio.
Infrango specchi e sommo anni di disgrazia,
col nodo in gola ti ripeto che sei bella,
e mentre parlo sulla quiete che fallimmo,
soffro il segreto delle lacrime mai piante.
E mentre i polsi miei ti saziano la fame,
ti dico grazie per la vita che mi desti.