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Pubblicata il 17/10/2012
Rapporto 1788, di un Anno che non c’è.

L'esca acuta, per il libero arbitrio,
è credere di aver compiuto una scelta.
Cercando l'alternativa di una rosa.
la trappola dei sensi sfiora la vita
e afferra i sogni, troppo fragili,
facendoli svanire.

Una canzone di natale in sottofondo,
i colori sfumano nel buio,
si spengono i fuochi fatui delle stelle.
Sospeso per un lungo istante,
il rumore del gorgo dove l'anima finisce.
Poi, il silenzio, in cui annega.
Sola.
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grazie, gentilissima!
Ciao
Lowen

il 17/10/2012 alle 16:40

8 agosto 1788: Luigi XVI di Francia convoca gli Stati Generali per il maggio dell'anno successivo; è il prologo della Rivoluzione Francese. Anche il re credeva di aver compiuto una scelta, quella che gli avrebbe tra l’altro salvato il trono….in realtà innescò la miccia che mandò poi a fuoco tutto. Non perse solo il trono ma anche la testa, che rotolò in un canestro.
Questo per dire che il libero arbitrio ci dà semplicemente la facoltà di scegliere a quale albero impiccarci
non di impiccarci o meno. E’ l’illusione di essere artefici del nostro destino che innesca i sogni, la convinzione di poterli realizzare….poi si sa come finiscono. La nostalgia di quella rosa non sarà nessun altro fiore a colmarla….migliore o peggiore, nessun fiore potrà mai costituire un’alternativa se è la rosa che si desidera. Così è fatale che l’anima anneghi, sola, pur circondata da tanti altri fiori.
Molto, molto bella!
Ti abbraccio
eos

il 17/10/2012 alle 17:49

mi piace il tuo fondamento storico come tramite per la dissertazione, sempre puntuale, precisa e notevole
Non dico altro, perfetta!
Un abbraccio
Lowen

il 17/10/2012 alle 19:39