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Pubblicata il 01/10/2012
S'Avvitano le Ombre alle Rose dei Nomi.

Tra i semi del fato
divora cuori e fiori,
la carta del leone,
dalle labbra tagliate
all'ultimo morso
di un bacio tradito,
nel ruggire un sussurro.

Credevo fosse tondo
il mio pianeta azzurro,
ma, ora, in bilico
sul suo bordo tagliente
cado nel vuoto infinito
di un universo piatto,
come una lacrima.
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restano picche e spade....la vita è un azzardo, spesso si perde, raramente di vince.
questo lo sappiamo e sappiamo pure che non si può smettere di giocare...sarebbe come rinunciare alla rara possibilità di godere i cuori e i fiori. Quella sì, che sarebbe una sconfitta irreparabile!
ti auguro di vincere la prossima mano, Lowen!
intanto vinci in poesia: è proprio bella!
ti abbraccio
eos

il 01/10/2012 alle 21:47

sulle picche e sulle spade si finisce quando si esauriscono i primi... Grazie per il caro augurio,
ogni giorno è un nuovo giorno...
Un abbraccio
Lowen

il 01/10/2012 alle 21:56

penso sia difficile trovare metafore ed immagini migliori per descrivere la disillusione, quell' universo piatto, come una lacrima, veramente grandiosa, nella sua tristezza..
ti abbraccio caro low

il 01/10/2012 alle 23:07

ti ringrazio Arturo, sempre caro e gentile!
Un abbraccio!
Lowen

il 02/10/2012 alle 14:54

che titolo, che ruggito, che finale. mi lego per non cadere, se no come faccio a leggere le prossime? bravo da rich.

il 02/10/2012 alle 17:26

che commento carinissimo e gratificante,
grazie di cuore, Rich!
Lowen

il 02/10/2012 alle 17:32