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Utente eliminato
Pubblicata il 07/09/2012
Mi piaceva saperti
mi piaceva sapere
che ero importante per te
mi piaceva conoscere i tuoi pensieri
e mi piaceva condividere con te i miei
mi piaceva sentirmi importante per te
il tempo ha rubato il nostro tempo
ed ora tutto questo non esiste più
ma questa è un’altra storia
una storia che appartiene solo a me
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Nei tuoi versi prima usi il passato, che si traduce nella nostra coniugazione sentimentale in imperfetto, ed usi la prima persona, ma singolare,
solo al tempo dai valenza plurale, e il pronome diventa plurale anch'esso, in ultimo usi il presente
di un appartenenza che non può e non deve essere ad appannaggio di una sola persona singolare, appartenere è transitivo, ed è un dono che fatto dal soggetto ricade sul complemento , noi, è il pronome corretto.
Leggi questo come una considerazione , mia, sul lessico dei sentimenti...
Piaciuti i tuoi versi , naturally,
Sergio

il 08/09/2012 alle 06:14

Molto bella, con poche immagini e parole hai saputo essere intensa e piacevole, capacità non da tutti... riguardo la forma, la coesione su cui si soffermò zordoz...non trovo da ridire, perchè ho ben inteso il perchè diquesti passaggi di soggetto e tempo...un altalenarsi tra sè e l'amato tra la consapevolezza del presente e il desiderio del ricordo(cos' l'ho avvertito).... forse per sottolinearlo avresti dovuto dividere in due strofe... comunque strabiliante testo... ciao Andrea.

il 15/01/2013 alle 20:30

dimenticavo...pubblicherai ancora qualche bel testo,.. ciao ^^ Andrea.

il 15/01/2013 alle 20:40

concordo sul te riguardo il fatto...da dove nasca il nostro scrivere...sono dell'idea che i poeti siano davvero pochi poichè la maggiorptte di chi scrive lo fa per sopperire ad un bisogno interno... e quando quello svanisce o diventa confuso...sono problemi se uno vuole ancora scrivere... comunque sei semore brava ed è un piacere sempre leggerti...alla prossima ispirazione... ciao Andrea.

il 20/01/2013 alle 17:26

quando la fonte segeta ove serbiamo i versi si prosciuga...perdona le metafore... non sappiamo porprio dove pescare gli scritti che avevamo creato...anche a me è successo un paio di volte... beh...l'ispirazione comunque verrà ciao Andrea.

il 26/01/2013 alle 15:44

Capita spesso di avere delle delusioni. Come hai scritto...credo che questa storia d'amore che hai vissuto appartenga più a te perchè la ami ancora.Ma un giorno ci sarà un'altra donna e sarà un'altra storia.Un saluto,eclisse.

il 09/02/2013 alle 15:38

Dolcissima Gail, dal 7 di settembre del 2012 possibile che non ci sia stata un'occasione per raccontare un'altra........storia....sono in attesa. Un abbraccio sincero, rom.

il 22/03/2013 alle 19:30

Ciò che si scrive è uno strumento prezioso per aprire quella porta segreta del nostro essere più intimo. E' come un cammeo da cui non potresti separarti mai.Ciò che è perso lascia l'amarezza di non poterlo far conoscere agli altri, quelli che leggono per il piacere di confortare e di sentirsi confortati. Custodisci allora i tuoi ricordi.

il 02/05/2013 alle 16:46

E' passato un anno da questi versi, Gail cara, e dal mio commento a cui ripondesti in modo secco e piccato, mi dispiaque allora e mi dipiace ora, potrei fare la parafrasi es eplicitare quello che intendevo, ma mi ora mi permetto solo di ripeterti che quei tuoi ultimi versi, attendono d'essere vivificati e rinvigoriti con altri versi ed altre tue suggestioni, se solo tu riuscissi a stappare il velo del tuo riserbo emozionale. sergio

il 09/09/2013 alle 06:06

il tempo ha rubato il nostro tempo ed ora tutto questo non esiste più .. Fa parte del gioco della vita! Gradita Chiara. Dora

il 13/09/2014 alle 11:31