Un anziano prete,
col suo piccolo libro di preghiere tra le mani,
adagio si incammina
sul terriccio di silenziosi sentieri di collina,
ornati dalle ombre di antichi alberi di ciliegie.
Padre Amedeo, questo è il suo nome,
spesso resta lì per interi pomeriggi
e attende che il sole tramonti,
pregando quasi piangendo,
seduto sul guado di un piccolo ruscello.
Prima che il buio della sera sopraggiunga,
raccoglie fiori di campo per il suo altare,
segue a valle un pastore col gregge
e si avvia verso la sua graziosa dimora
tutta costruita in legno.
Arrivato a casa, sistema adagio
i fiori raccolti in un piccolo vaso di creta,
innaffia le piante di gerani
allineate sul davanzale della finestra
e prepara, con cura, la sua cena,
che lentamente consuma
prima di andare a dormire.
Alle prime luci dell'alba, già sveglio,
rinfresca il suo viso con spruzzi d'acqua fresca,
sollevati velocemente con le mani
da una bacinella mezza arrugginita sui bordi
poi, seduto sul letto
recita, come ogni mattino, il Santo Rosario.
Intorno a se mensole di legno intarsiato,
vecchi libri ingialliti, crocifissi di bronzo,
quadri di santi, candele colorate
e acquasantiere di porcellana
sembravano fargli compagnia.
Più tardi, pedalando su una bicicletta
con le ruote un pò sgonfie,
raggiunge la piccola chiesa del paese,
dove i suoi parrocchiani
lo attendaono, in religioso silenzio,
per la confessione e la Santa Messa.
Questo è Padre Amedeo,
un uomo semplice,
con le sue malinconie, speranze e gioie
custodite nei silenziosi sentieri di collina
ornati dalle ombre di antichi alberi di ciliegie.