PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/08/2012
Troppo presto, buio pesto
m'agguanta le spalle
e la mia bici sudata, prima
dell'aurora la inforco
ancora spettinato di caldo
e frastornato pedalo
sfiorando muri di vicoli
con cassonetti farciti e gatti
oziosi o in amore, seguo
la corrente blanda e
impenetrabile del canale
o il serpente dell'ansa
fiume con sacche di arso
e voli abbassati di anatre
vecchi barboni segnati
da anni su panche ubriache
di vomito a chiazze vinose
il collo tirato al mattino
strabuzza una vivida luce
da piccolo incubo sporco
che denso d'agosto si desta
col primo locale che apre
e resto invischiato alla tazza
d'aroma che esala il caffè
un filo di stretto vapore
e un'altra narcosi riparte
nell'aria che appena si sveglia
rumore confuso di vita.
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grazie rebel!

il 19/08/2012 alle 17:26

unica....
l'incipit mi ha preso molto...
poi le descrizioni che seguono...fantastiche...

".....seguo
la corrente blanda e
impenetrabile del canale
o il serpente dell'ansa...."

e ancora
"....il collo tirato al mattino
strabuzza una vivida luce
da piccolo incubo sporco
che denso d'agosto si desta....."

E il finale...
una tra le mie preferite questa.
Complimenti,
un saluto,
Andrea.

il 19/08/2012 alle 17:31

Bella descrizione dell'agosto dei disperati.Complimenti

il 19/08/2012 alle 21:13

grazie di cuore, Gaudenzio

il 19/08/2012 alle 22:27

ciaoooo bib! grazieeee

il 19/08/2012 alle 22:28

"rumore confuso di vita"..credo che questa frase racchiuda il senso della poesia, insieme ad un senso indefinibile di solitudine

il 19/08/2012 alle 22:45

ha molta atmosfera, da cinema, rich.

il 19/08/2012 alle 23:15

grazie, ciao

il 20/08/2012 alle 10:01

grazie, ciao

il 20/08/2012 alle 10:01