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Pubblicata il 18/08/2012
Nell’attimo di bruma silente
in cui fiochi i passanti traspaiono a algidi lampioni
alita il lago odori d’anime ignote
per le vie nude e fredde d’umido nero.

Per il gabbiano sopra il silenzio della vita
è un gioco trovare la sorgente dell’angelico pianto.
Sbatte e schianta su chiuse finestre luminose;
luminose di nulla, luminose di rapimenti visivi.
E’ un inutile canto che cerca conforto
e non trova spazio familiare per piangere e sorridere.

Amanti d’ottone si baciano in segreto;
saturo il cielo non muove rumore,
saturo l’animo trasborda rancore,
saturo il tempo non cede le ore,
saturo il silenzio del grigio colore.

A.G.
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è veramente bella, mette tristezza, ma di quella dolce...

il 18/08/2012 alle 11:31

...Scrivo solo per la casistica...

bella. molto bella.

rom.

il 18/08/2012 alle 11:38

la tristezza dolce...mi piace come definizione....
grazie arturo un saluto
Andrea.

il 19/08/2012 alle 17:18

Grazie Romeo,
ogni tuo intervento è una piuma di corvo.
Ciao
Andrea.

il 19/08/2012 alle 17:19