Sassi lenti arieggiati
da sax silenti,
irripetibili voci d’interiora frementi.
Nubi dell’animo scoloriscono
come l’orizzonte la sera,
rapide in simultanee visioni
come mille dardi di sole
che accecano lo sguardo
d’un ingenua talpa che raspa un fiore.
Là, all’orda d’orge celesti
si disfa l’immenso ed è presto sereno.
A.G.
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