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Pubblicata il 27/07/2012
Do, Re, Mi, Re, nel Gioco Fatuo

C’eri tu, nel senso unico
dei doppi sensi acrosticati,
complice la rosa universale
a diffondere il tuo profumo,
nei sogni vividi e turbati,
di ricami fatti a mano.

Confini tondi al mio morire
cerchiano il perimetro più vago
in cui essere o soffrire.
Nella seta chiara del tuo nome
avvolgo i pensieri in bilico,
tra le nebbie di magie strane.
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Essere o soffrire?
Chissà Shakespeare che consiglierebbe.

Dolente e bella..
fare del dolore poesia è un esorcismo ben riuscito.
Ciao
S.

il 27/07/2012 alle 13:05

evanescente.....
ne afferri un senso e poi ti sfugge. Come di un profumo che raggiunge le narici
e ti costringe a girar la testa
per riacchiapparlo.
immagini bellissime e preziose.....
molto bella!
ciao Lowen
eos

il 27/07/2012 alle 13:30

trasmetti piacere
affetto
ninomario

il 27/07/2012 alle 14:36